Omelia (07-04-2019) |
don Marco Pozza |
«Era così bello vedella che se moriva» Le hanno scagliato l'indice addosso, una sorta di chiodi-martello manuale: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio». D'ora innanzi, pensano, sarà un'eccitazione dei sensi: tutti a ridere dei matti in piazza, purché non siano della loro razza. Oh-issa! Eccola: strattonata, scapigliata, disordinata, i vestiti rabberciati come meglio può. Per loro, picchiatori d'anime, quell'anima è non-donna, s'è tramutata nel suo peccato. È un peccato ambulante, un faldone giudiziario, carne che scotta: viziosa, profanatrice, ingrata. L'appetito è bestiale: vogliono che Cristo inauguri la sassaiola! Oppure che s'ingarbugli, una volta per tutte, nella sua matta mattità di voler graziare le anime: Mosè dice questo, «tu che ne dici?» La sfida è a colpi di fioretto, Lucifero ha mira in esubero, la rabbia è muta, cieca, sorda. Messo spalle al muro, Cristo s'arrovella nella fanciullezza che gli è propria: «Si chinò e si mise a scrivere col dito per terra». E, scrivendo, fa sì che tutti guardino cosa scrive. Cosicché Lui scrive quello che vuole che gli altri leggano. È lo sguardo-parlante di Cristo: "Mi parli con gli occhi - ha scritto una mano giovane su un muretto di Messina -, mi baci con lo sguardo". Non ci cade Cristo: ai tranelli dei rabbini risponde coi gesti dei bambini. Con sguardi di pudore arroventato: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E torna a scrivere sulla rena, affidando al vento la trepidazione. Cos'ha scritto, gli occhi di una mistica l'hanno adocchiato: "Usuraio. Falso. Assassino. Figlio irriverente. Profanatore della legge. Ladro. Libidinoso. Usurpatore. Marito indegno. Padre inaffidabile. Sacrilego. Adultero" (M. Valtorta). Leggendo, la loro vita s'è stesa innanzi. S'erano scordati che, quando tu punti l'indice, il dito medio, quello anulare e il mignolo sono rivolti verso di te: tre dita - una sorta di Trinità manuale - contro un dito, una sorta di solitudine diabolica. Dio è un temerario.
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