Commento su At 4,32-33
"La moltitudine di coloro che erano venuti alla fede aveva un cuore solo e un'anima sola e nessuno diceva sua proprietà quello che gli apparteneva, ma ogni cosa era fra loro comune. Con grande forza gli apostoli rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti essi godevano di grande stima."
At 4,32-33
Come vivere questa Parola?
La comunità cristiana che viene presentata dagli Atti degli apostoli ha i colori della primavera, la freschezza di una realtà nuova che risente in tutte le sue membra del profumo di Cristo. La condivisione è alla radice delle relazioni. La parola sinodale, in quei tempi non era molto nota, ma, di fatto, i primi cristiani camminavano insieme. Gli apostoli prendevano forza dalla comunità primitiva e chi osservava questa realtà esprimeva grande stima dicendo del suo modo unico di stare insieme: "Guarda come si amano" Il comandamento di Gesù conservava la sua estrema attualità tra coloro che erano vissuti vicini a Lui. Oggi, si potrebbe dire lo stesso delle nostre comunità? Eppure anche noi crediamo nel messaggio di Gesù: "Beati quelli che crederanno senza vedere". Siamo certi che Lui cammina con noi, ce l'ha promesso. E proprio dalla sua presenza viene la possibilità di essere "un cuor solo e un'anima sola".
La voce di un canto
"Nella tua Parola io camminerò
Finché avrò respiro, fino a quando tu vorrai
Non avrò paura, sai, se tu sei con me.
Chiedo alla mia mente coraggio di cercare
Chiedo alle mie mani la forza di donare
Chiedo al cuore incerto passione per la vita
E chiedo a te fratello di credere con me."
Pierangelo Sequeri
Sr Graziella Curti - direttice@fmamelzo.com