Commento su Gv 6, 26-29
"Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».
Gv 6, 26-29
Come vivere questa Parola?
Il fatto che la gente non cerchi Gesù perché ha visto dei segni è spiegabile. L'hanno appena proclamato come "il Profeta che deve venire nel mondo" (6,14). Ora lo cercano perché si sono saziati. Sono di fronte a un inviato di Dio che risolve il problema della fame nella loro vita, cioè assicura il pane, e questo è più che sufficiente. Non cercano altro.
Ma a Gesù, che è venuto a donare la "vita eterna", preme altro: aiutarli ad alzare lo sguardo, cercare "non solo "quello che perisce, ma quello che dura per la vita eterna"(6,27). Per il cuore appesantito questo però non è importante. Si fa fatica a distogliere lo sguardo da quello che preme di più e coinvolge tutta la nostra attenzione e la nostra forza! Si fa fatica a saper accogliere, a riconoscere e accettare che questo cibo, che questo dono non possiamo fabbricarcelo noi, non è frutto del nostro agire. È un dono e Gesù ci chiede solo di decentrarci, di fidarci di Lui, di aderire totalmente alla sua persona.
Signore Risorto, insegnaci a credere in Te!
La voce del papa Benedetto XVI
"Cari fratelli e sorelle, chiediamo al Signore di farci riscoprire l'importanza di nutrirci non solo di pane, ma di verità, di amore, di Cristo, del corpo di Cristo, partecipando fedelmente e con grande consapevolezza all'Eucaristia, per essere sempre più intimamente uniti a Lui. Infatti «non è l'alimento eucaristico che si trasforma in noi, ma siamo noi che veniamo da esso misteriosamente cambiati. Cristo ci nutre unendoci a sé; ci attira dentro di sé»
Esortazione. Apostolica Sacramentum caritatis 70" (Angelus- 29 luglio 2012).
suor Monica Gianoli FMA - gianoli.monica@gmail.com