Omelia (16-06-2019) |
don Domenico Bruno |
Più siamo, meglio è! A tutti ci è capitato di essere lasciati, o di sentirsi, soli. Molti, invece, cercano proprio la solitudine. Ciò che non ci è mai capitato è riflettere sul fatto che il tempo presente e l'attuale tecnologia offrano più possibilità di procurare solitudine, e dunque malessere, in qualcuno. Condanna dell'uomo moderno è l'isolamento. Tutto oggi porta a sentirci autoreferenziali, bastevoli a noi stessi, a isolarci progressivamente... Dio ha creato l'uomo perché non gli piace la solitudine, ma la compagnia, per Lui più siamo e meglio è! Già in principio l'Onnipotente non è solo: né nell'eternità, né nell'atto creativo. Tanto meno vuole restare solo. Ora, se l'uomo è immagine di Dio, non è forse vero che dovremmo imitarlo? Se tendo a isolarmi (o a isolare qualcuno), non sto forse tradendo l'immagine di Dio? Come potrò somigliargli? Dio Padre sin dall'eternità crea e sostiene il mondo con altre due persone forma e sostanza di se stesso e sono il Figlio e lo Spirito santo. Insieme ad essi crea la terra, la sostiene e corregge gli uomini affinché abbiano pace e vivano felici, come Lui è felice. Sono le tre Persone della Trinità: Dio che in se stesso è tre persone, tre realtà concrete attraverso le quali agisce nel mondo. L'uomo è un'ulteriore creazione perché Dio, dopo essersi riempito di cose, come facciamo noi, si è reso conto che sarebbe stato uno spreco non condividere la gioia di ciò che possedeva, con qualcuno che potesse trarne vantaggio. L'uomo però non sempre è riconoscente di tutto questo. Dio, che ama, è disposto a correre il rischio. - Di fronte a tutto questo amore divino, come sono riconoscente e grato? - Aiuterò qualcuno a riconoscere la presenza divina nell'agire della propria vita. Unisciti al canale Telegram @annunciatedaitetti Visita il sito annunciatedaitetti.it Dai uno sguardo anche al canale YouTube |