Omelia (23-06-2019)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Lc 9,11-13a

«Ma le folle vennero a saperlo e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlare loro del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure. Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta». Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare».»

Lc 9,11-13a


Come vivere questa Parola?

Essere accolti, istruiti, guariti, nutriti da Gesù Questi sono gli atteggiamenti con cui le folle che si erano messe a cercare e seguire il Maestro, vengono trattate: è il Suo Stile, pienamente umano perché divino. Nutrire il corpo, la mente, il cuore. Sanare il corpo, la mente, il cuore. Non sono surrogati che vengono offerti, ma la Sua Vita, il dono totale di sé: il suo Corpo e il Suo Sangue. E insegna ai discepoli a vivere la stessa dinamica, a farsi carico, a non demandare ad altri. Il Signore Gesù donandoci il Suo Corpo e il Suo Sangue per rimanere con noi chiede a ciascuno di noi di farsi dono della Sua Presenza, farsi mano, piede, cuore! Benediciamo e ringraziamo!


Il Tuo Corpo e il Tuo Sangue Gesù sono il dono con cui Tu sei voluto rimanere con noi. Dono d' intimità e forza. Solo se nutriti di Te e da Te, potremo diventare pane spezzato per i nostri fratelli. AMEN!


La voce di Papa Francesco

"...da dove nasce l'invito che Gesù fa ai discepoli di sfamare essi stessi la moltitudine? Nasce da due elementi: anzitutto dalla folla che, seguendo Gesù, si trova all'aperto, lontano dai luoghi abitati, mentre si fa sera, e poi dalla preoccupazione dei discepoli che chiedono a Gesù di congedare la folla perché vada nei paesi vicini a trovare cibo e alloggio (cfr. Lc9,12). Di fronte alla necessità della folla, ecco la soluzione dei discepoli: ognuno pensi a se stesso; congedare la folla! Ognuno pensi a se stesso; congedare la folla! Quante volte noi cristiani abbiamo questa tentazione! Non ci facciamo carico delle necessità degli altri, congedandoli con un pietoso: "Che Dio ti aiuti", o con un non tanto pietoso: "Felice sorte", e se non ti vedo più... Ma la soluzione di Gesù va in un'altra direzione, una direzione che sorprende i discepoli: «Voi stessi date loro da mangiare» [...] È un momento di profonda comunione: la folla dissetata dalla parola del Signore, è ora nutrita dal suo pane di vita. E tutti ne furono saziati."

Omelia 30 maggio 2013


suor Monica Gianoli FMA - gianoli.monica@gmail.com.