Commento su Gv 21, 15
"Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro? "
Gv 21, 15
Come vivere questa Parola?
Gesù mette un po' alla prova Pietro. Egli si è dimostrato fedele ed infedele, sciocco ed intelligente allo stesso tempo. Eppure la scelta di Gesù non cambia. Lo vuole capo e pastore del gregge. Lo vuole pescatore di uomini e capo della nascente comunità cristiana, della Chiesa. Non lo vuole perfetto e infallibile, ma lo desidera consapevole della propria fragilità e della propria forza. Lo desidera "perdonato" e consapevole di essere tale. Lo desidera umile, abbandonato e per questo fedele. Se dovessimo guardare con occhi disincantati la storia di Pietro non ha nulla di eroico, di nobile e di desiderabile. Eppure è uno dei testimoni privilegiati che Dio stesso ci mette davanti, a modello della novità che la sua Parola ha portato. Nell'amore accolto e corrisposto si trasforma la fragilità in forza, l'infedeltà in fedeltà, la paura e la viltà in coraggio e parresia.
Signore, Pietro illumini le nostre contraddizioni e ci aiuti a vederle come terreno possibile di incontro con te, per fare con te meraviglie, oltre la misura che siamo noi, che noi vorremmo determinare.
Dalla sequenza allo Spirito Santo
"Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina.
Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato."
Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it