Omelia (08-06-2019)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su At 28, 30-31

"Paolo trascorse due anni interi nella casa che aveva preso in affitto e accoglieva tutti quelli che venivano da lui, annunciando il regno di Dio e insegnando le cose riguardanti il Signore Gesù Cristo, con tutta franchezza e senza impedimento. "

At 28, 30-31


Come vivere questa Parola?

Siamo al termine della lettura degli Atti e siamo alla fine della storia di Paolo. Tra mille traversie egli è arrivato a Roma. Ci è arrivato "costretto", ci è arrivato infatti non di sua spontanea volontà ma mandato da Dio e ci è arrivato in catene, prigioniero, perché l'unico modo per realizzare quel viaggio era trasformare l'odio e la contrarietà dei suoi conterranei e correligionari naturali che lo accusavano e lo desideravano in galera e morto, in opportunità. Paolo è il mezzo con cui il Vangelo arriverà a Roma, allora cuore del mondo. Le sue catene, il suo corpo, dunque la sua intelligenza, la sua parola porteranno Gesù oltre i confini geografici e culturali della Palestina e daranno all'esperienza di Cristo universalità. La sua prigione ha mura che lo contengono, ma sono mura come quelle del Cenacolo, attraversate dal corpo risorto di Gesù. Mura che non bloccano, non fermano; infatti senza impedimento Paolo annuncia il regno e le cose riguardanti Gesù, il Signore.


Signore, ogni nostra prigioni si trasformi in opportunità di annuncio. Aiutaci a non vedere solo l'ostacolo, l'impedimento che ci bloccano. Aiutaci ad avere coraggio e a trasformare la paura che ci incatena in forza di nuova evangelizzazione e di costruzione di nuova umanità.


Dalla sequenza allo Spirito Santo

"Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni.

Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna."


Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it