Omelia (18-09-2003) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno "Le sono perdonati i suoi molti peccati perché ha molto amato." Come vivere questa Parola? Simone il fariseo crede di aver colto in fallo sia la donna che ha osato il gesto tanto ardito di entrare in casa sua per spandere olio profumato sul capo di Gesù, sia Gesù stesso che si è lasciato fare tutto questo da una donna notoriamente peccatrice. Eppure la vivissima luce che si sprigiona da questa scena evangelica è tutta nel gesto di lei e ancora più nello sguardo di Gesù che ne comprende fino in fondo la motivazione. E' una donna che, ancor prima delle parole che Gesù le dirà, già si sa perdonata. E' una donna a cui, ora, non interessa più altro che esprimere un adorante amore di riconoscenza per Lui, il Signore. Ecco il senso di quel trepido e coraggioso versare lacrime fino a lavargli i piedi, quello stupendo gesto di asciugarli coi suoi capelli, quel versare l'olio profumato sul capo. Si tratta di un atteggiamento del tutto antitetico a quello di Simone. Egli è l'uomo dabbene, consapevole di essere tale e cortesemente freddo e tutto chiuso in sé e nella sua presunzione di giudicare chi è diverso da lui. La donna invece è consapevole del suo peccato e ancor più della forza rigeneratrice del perdono che le viene da Gesù. Il suo "aver molto amato" sta proprio in questo: nel sapersi del tutto perdonata, del tutto resa nuovamente capace di amare ma a un livello tanto diverso di come prima aveva amato. Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi espongo tutta interiormente a Gesù, senza coperture delle mie mancanze, senza razionalizzare orgoglio ed egoismo che mi abitano. Mi espongo ma guardando più a Gesù che al mio peccato, più alla forza del suo perdono che alla mia debolezza. Signore, afferrami nel profondo perché diventi mio stile di vita guardare a Te, percepirmi perdonato da Te. Tu suscita in me quel trasporto, quella piena fiducia, quella dedizione d'amore che unifica la mia persona, mentre mi unisco a te con tutto il cuore, l'anima e le forze. La voce di una contemplativa Se anche avessi sulla coscienza tutti crimini che si possa commettere, io non perderei affatto la mia fiducia; andrei a gettarmi tra le braccia del mio Salvatore. Io so che tutta questa moltitudine di offese s'inabisserà subito come una goccia d'acqua gettata in un braciere ardente. S. Teresa di Lisieux |