Omelia (09-10-2003) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno «Per voi, cultori del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia». Come vivere questa Parola? All'interno del brano proposto come prima lettura, c'è una requisitoria che è sempre attuale. Si tratta di quell'indagare sul fatto che i "cattivi" pur facendo il male si moltiplicano e, pur provocando Dio, restano impuniti. Di qui l'amara deduzione da parte di gente non illuminata: "E' inutile servire Dio, che vantaggio abbiamo ricevuto dall'averne osservato i comandamenti?" Viene in mente il Salmo72: "Invano dunque ho conservato puro il mio cuore (...). Poiché sono colpito tutto il giorno e la mia ferita si rinnova ogni mattino (...) Riflettevo per comprendere ma fu arduo(...) finché non entrai nel santuario di Dio e compresi qual è la loro fine". Nel testo odierno infatti è detto: "Voi allora vi convertirete e vedrete la differenza tra il giusto e l'empio, tra chi lo serve e chi non lo serve". Non è davvero il caso di indugiare a far confronti in cui il cuore perde coraggio e viene meno la speranza. Il male e il bene avranno la loro differente retribuzione. C'è una certezza che non smentisce: ora, dentro un orizzonte di fede, e domani, in una felicità che è fuori da ogni illusione, "splenderà per sempre il sole di giustizia". Sì, per chi è orientato a compiere per amore la volontà di Dio ( è questo il significato dell'essere cultori del suo nome) non c'è da temere. Né per questo fugace presente, né per un futuro che invece attendiamo colmi di speranza. Il nostro testo dice: "sorgerà con raggi benevoli". E significa che il Signore, con luminose benedizioni e grazie per il nostro cammino, sarà una presenza d'amore. Oggi, nella mia pausa contemplativa, pur considerando con realismo la situazione in cui un certo tipo di società sembra impunemente scegliere il male, vivrò un momento intenso, coltivandomi nella speranza. Ecco, invoco il Signore come mia certezza di bene, ora e per sempre. E pregherò col Salmo 72: Il mio bene è stare vicino a Dio. Roccia del mio cuore è il Signore. E' Lui la mia sorte per sempre. La voce di un poeta del secolo XX° Noi siamo dei liuti, tu sei l'artista; noi siamo dei flauti, ma il soffio è tuo, Signore; noi siamo dei monti, tua è l'eco..." David Maria Turoldo |