Omelia (30-09-2019)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Lc. 9,46-48

«In quel tempo, nacque una discussione tra i discepoli, chi di loro fosse più grande. Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: "Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me: e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande".»

Lc. 9,46-48


Come vivere questa Parola?

I discepoli di Gesù cadono in una pretesa che sa di immaturità umana e spirituale.

La risposta di Gesù "brucia" ogni attesa sbagliata. Chi è il più piccolo (non a parole ma con schietta convinzione) è veramente il più grande.

Qui è il capovolgimento di una mentalità mondana che anche oggi prende piede.

Gesù è davvero liberatore, maestro e guida dell'uomo su strade di verità.


"Signore, aiutami a coltivare l'umiltà come misura di verità.

Fammi capire che nel Regno di Dio quel che conta è conoscere e accettare la propria piccolezza: limite, fragilità, debolezza; poter nello stesso tempo confidare sempre nel tuo aiuto che incoraggia, sostiene, realizza in me la vera grandezza, cioè: il coraggio di scegliere sempre il bene."


La voce di un sacerdote

"L'uomo è maturo quando arriva a capire che c'è il mistero, cioè che tutto non si riduce a quello che lui vede e capisce. Nessuna sapienza umana potrà catturare Dio e il pensiero di Dio non può essere pensiero dell'uomo".

Oreste Benzi


Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org