Commento su Lc 11,5-8
Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: «Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli», e se quello dall'interno gli risponde: «Non m'importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani», vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
Lc 11,5-8
Come vivere questa Parola?
Questa parabola, possiamo considerarla un commento al "Dacci oggi il nostro pane quotidiano" (Lc 11,3). Dio che per amore, in Gesù, si è fatto nostro fratello nel bisogno, si sveglia dal sonno e proprio in quel momento la nostra fede ce lo fa riconoscere Pane di Vita. La sua morte è "dono della sua vita", fatta per noi "pane" per poter sfamare "l'amico che è in viaggio" e cammina con noi. L'Eucaristia ci trasforma in Lui ed è l'esaudimento pieno della preghiera del Padre.
Gesù abbiamo bisogno del tuo Pane, quel pane che solo Tu puoi darci, quel Pane è la nostra vita ed è l'unico pane che possiamo dare a chi ci chiede vita.
La voce di Papa Francesco
L'insegnamento di Gesù sulla preghiera prosegue con due parabole, con le quali Egli prende a modello l'atteggiamento di un amico nei confronti di un altro amico e quello di un padre nei confronti di suo figlio (cfr vv. 5-12). Entrambe ci vogliono insegnare ad avere piena fiducia in Dio, che è Padre. Egli conosce meglio di noi stessi le nostre necessità, ma vuole che gliele presentiamo con audacia e con insistenza, perché questo è il nostro modo di partecipare alla sua opera di salvezza. La preghiera è il primo e principale "strumento di lavoro" nelle nostre mani! Insistere con Dio non serve a convincerlo, ma a irrobustire la nostra fede e la nostra pazienza, cioè la nostra capacità di lottare insieme a Dio per le cose davvero importanti e necessarie. Nella preghiera siamo in due: Dio ed io a lottare insieme per le cose importanti
ANGELUS Domenica, 24 luglio 2016
suor Monica Gianoli FMA - gianoli.monica@gmail.com