Omelia (06-05-2003) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento Atti 7,59-8,1 Dalla Parola del giorno "E così lapidavano Stefano mentre pregava e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». Poi piegò le ginocchia e gridò forte: «Signore, non imputare loro questo peccato» Detto questo morì. Saulo era tra quelli che approvavano la sua uccisione." Come vivere questa Parola? Nel vangelo odierno Gesù dice: "Il pane di Dio è colui che scende dal cielo e che dà la vita al mondo" (Gv 8,34). È interessante vedere come davvero questo Pane che è Cristo Signore, nutrendo di sé i suoi, nutrendoli della vita che Egli stesso ha acquistato morendo in croce per loro, li assimila a sé. Ciò avviene a tal punto che, come succede per Stefano, non solo la vita del seguace di Gesù è i n qualche modo il suo prolungamento quaggiù, ma la stessa morte è conforme a quella del Signore. Nei suoi atteggiamenti interiori Stefano infatti rivela, morendo, quanto gl'insegnamenti di Gesù siano diventati vita: la vita stessa di Gesù in lui. Lo sappiamo: la relazionalità di Gesù è scandita da due dimensioni: quella verticale verso il Padre che è la sua piena fiducia col totale abbandono in Lui, quella orizzontale verso gli uomini che è un amore così totalitario da giungere non solo al perdono dei suoi crocifissori ma a scusarli presso Dio: «Non sanno quello che fanno». Osserviamo bene: in Stefano avviene la stessa cosa. E come non cogliere che proprio dalla piena consegna di sé al Padre viene al martire la forza estrema di pregare perché ai suoi crocifissori la sua morte non sia tenuta in conto di peccato? E c'è di più: quel Saulo che ora approva la sua uccisione diverrà poi grande testimone di Gesù e del Vangelo. Non sarà stato ciò frutto anche del martirio di Stefano? Oggi, nella mia pausa contemplativa, chiederò a Gesù di "nutrirmi" di sé nel senso di conformare la mia interiorità ai due atteggiamenti di fondo della sua: la piena fiducia-abbandono nel Padre e un largo generoso amore verso i fratelli che includa la capacità di donare la vita. Signore Gesù, dammi sempre il tuo Pane di vita perché io sia nutrito di Te. Come coloro che sono tuoi veri testimoni, io sappia fidarmi pienamente di Dio e con la sua forza amare anche quelli che mi contrastano. La voce di un adolescente santo "Mi sento un desiderio e un bisogno di farmi santo. Ora che ho capito che ciò si può realizzare anche stando allegri, io voglio assolutamente e ho assolutamente bisogno di farmi santo. Dio mi vuole santo e io debbo farmi tale. Voglio farmi santo e sarò infelice finché non saro´santo" S.Domenico Savio |