Omelia (01-01-2020) |
don Mario Simula |
L'augurio di una Madre Dio, mio Abbà, mio Papà, mi ha regalato il tempo. Il suo pensiero per me. La sua premura. Sono nelle sue mani prodigio di bellezza. Come ogni creatura chiamata per nome. Benedetta dal suo cuore. Protetta dalla sua tenerezza. Il Nostro Abbà ci ha dato una Madre, Sua Madre. Ne sono certo. Gesù, nato da quella Donna, ce l'ha affidata e ci ha affidato a Lei. Un Madre per me e per ciascuno di noi. Una Madre che diventa un augurio e una promessa sicura e sempre vicina. Senza badare alla mia età e alla mia storia, Lei, Donna della mia nascita, mi prende in grembo come un bimbo svezzato. Mi stringe fra le sue braccia, come suo tesoro. Da Madre, si fa voce dell'augurio di Dio. Mi augura la gioia di vivere. Oggi. In questa stagione della mia esistenza, della mia storia e della mia appartenenza al mondo: "Vivi come figlio, vivi come Mio Figlio, Gesù che ho sentito crescere come un miracolo nel mio utero. Vivi come fratello di Mio Figlio. Vivi giorni umani, disegnati con i colori dell'amore. Vivi giorni donati come tesori da far correre in mezzo alla tristezza di questa terra. Non ho chiesto di essere Madre. Non avrei mai pensato di diventare "questa" Madre. Non avrei mai preteso di essere anche "tua" madre. Il Padre mio mi ha scelta e mi ha messa lungo i sentieri del tuo cuore. Se mio Figlio non ha esitato a donarmi a te, voglio essere tua madre in tutto. Sempre. E come Madre: ti auguro gioia, quella dei pastori, sorprendente anche per me. Ti auguro occhi limpidi che ti permettano di non perdere mai di vista mio Figlio. Ti auguro un Padre-Abbà, tenerezza e perdono. Ti auguro Sogni liberanti e meravigliosi come quelli del mio sposo Giuseppe. Ti auguro rivelazioni come quelle che hanno segnato la mia vita. Ti auguro una famiglia di intrecci amorosi, felici anche se faticosi, a volte. Ti auguro tempo vissuto e da vivere nella fecondità del bene. Ti auguro un cuore aperto, talmente ricco da poter andare sempre oltre le difficoltà e le solitudini. Ti auguro tempi laboriosi e veri, senza compromessi e connivenze. Ti auguro pensieri infiniti da custodire nel tuo cuore perché ne assapori, giorno dopo giorno, la dolcezza, le promesse, la creatività, la meravigliosa fecondità. Ti auguro ideali, speranze, aspirazioni e desideri, compagni delle tue scelte di gioia e di bene. Sogni grandi e aperti. Sogni concreti che non debba mai soffocare, ma sempre assecondare se costruiscono vita. Ti auguro di sentirti ed essere sempre figlio di tuo Babbo-Dio; fratello di Gesù, presenza continua di Dio in mezzo a noi. Ti auguro di restare sempre mio figlio, anche quando dovessi abbandonare casa e villaggio alla ricerca della tua libertà. Mi auguro di esserti Madre sempre. Per rivelarti sempre i tratti di mio Figlio: tu lo possa amare come me, seguirlo come me, contemplarlo instancabilmente come me, che non ho distratto mai gli occhi da Lui nemmeno quando era appeso alla croce. Quando ho sentito l'ultimo lamento e l'ultimo respiro. Quando l'ho potuto stringere fra le braccia, senza vita. Quando ho rischiato di impazzire di felicità incontrandolo, per prima, Risorto". Maria, Madre, Donna la tua narrazione ci fa trasalire di beatitudine. Il tuo augurio accende speranza e certezza. Maria, Madre, Donna, immagine del grembo che ci ha generati alla conoscenza e all'amore verso Tuo Figlio. Aspettiamo da Te l'augurio che ci unisce: accompagnaci ad essere e a rimanere sempre la Comunità di tuo Figlio, nella quale Gesù ama stare, assieme a Te. Senza pentimenti. Con infinita tenerezza che perdona. Gesù, ti sei scelta una Madre indescrivibile, unica, la più dolce, la più bella, la più forte, la più perseverante, la più coraggiosa, la più tenera. Gesù, perché hai voluto dare questa Tua Madre anche a noi? Devo immaginare che ci ami a tal punto da condividere questo tesoro ineguagliabile. Se avevo dubbi, Gesù, oggi ho la certezza incrollabile del Tuo dono, dei Tuoi doni, di Te come dono, di Tua Madre dono. E' unica la famiglia che Tu hai voluto. Dentro questa famiglia Tu sei l'Amore. La Madre è voce e segno dell'Amore. Noi, figli, siamo i destinatari beati dell'Amore. Don Mario Simula |