Omelia (01-01-2020) |
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) |
Commento su Nm 6, 22-27; Sal 66; Gal 4,4-7; Lc 2,16-21 "Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge..." "Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore". Due passaggi biblici che rivelano tutta la "umanità" di colei che, nella consecutio temporum (articolazione logica dei tempi) della cristianità cattolica, è definita "Madre di Dio", la cui umana virtù è quella di "custodire e meditare" nel suo cuore l'incomprensibile, in un continuo Sì alla volontà di Colui che tutto può. Qui viene in soccorso, per quanto detto, lo splendido testo della Divina Commedia ove - nel Purgatorio, scandito dalle sette balze dove vengono purificati i sette vizi capitali, in ordine di gravità decrescente - il primo, tra gli esempi di virtù proclamati, è sempre quello di Maria che, con la sua umiltà contrapposta alla superbia, la sua generosità all'invidia, la sua mitezza all'ira, la sua sollecitudine all'accidia, la sua povertà all'avarizia, la sua sobrietà alla gola e la sua castità alla lussuria, costituisce una vera tappa pedagogica che, sulla scia delle scarne citazioni evangeliche (tra cui dominano l'episodio dell'Annunciazione e quello delle nozze di Cana), fornisce alle anime una medicina spirituale e un efficace modello liberatorio. Non dimentichiamoci poi anche la lettera ai Galati con quel "Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge..."per ricordare che l'incarnazione non è un fatto soprannaturale, tipo tre metri sopra il cielo, ma di molto terreno, direi carnale (donna) così bene descritto nei versetti danteschi, nei quali di Maria viene poi evidenziato il calore materno di quel ventre che ha permesso la pacificazione tra terra e cielo e quindi la nascita del paradiso stesso (Maria l'incubatrice della salvezza!). Maria, il sole di carità per i beati, la fontana di speranza per gli uomini, è tanto grande che chi vuole ottenere una grazia e non ricorre a lei, è come se tarpasse le ali al suo desiderio: "Vergine Madre, figlia del tuo figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d'etterno consiglio, tu sé colei che l'umana natura nobilitasti sì, che 'l suo fattore non disdegnò di farsi sua fattura. Nel ventre tuo si raccese l'amore, per lo cui caldo ne l'etterna pace così è germinato questo fiore. Qui sé a noi meridïana face di caritate, e giuso, intra ' mortali, sé di speranza fontana vivace."
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