Omelia (04-12-2003) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Is 26,4 Dalla Parola del giorno Confidate nel Signore sempre, perché il Signore è una roccia eterna. Come vivere questa Parola? Isaia, l'autore sacro che ci accompagna nel cammino dell'Avvento, ci presenta, in una prospettiva messianica ed escatologica, il trionfo definitivo della città che il Signore ha edificato. Gerusalemme è qui più che mai il simbolo di coloro che hanno sperato nel Signore, che da Lui si sono lasciati "costruire" in saldezza di personalità veramente realizzate perché fondate su Dio e non su una autosufficienza che inevitabilmente fallisce. Ci sono caratteristiche tipiche di chi è costruito sulla roccia che è Dio e al suo volere. L'autore sacro ne fa cenno. Si tratta di un "popolo giusto", di quella giustizia biblica che è scegliere sempre ciò che piace a Dio: sia nel rapporto con Lui che coi fratelli. E non è una "giustizia" a "intermittenza". Si esprime nel mantenersi fedele. La fedeltà è una ulteriore caratteristica di chi è costruito sulla roccia. Proprio per questo c'è saldezza e pace nel cuore di chi vive a questo modo: una saldezza che è consistenza di pensiero e di scelte operative di pace, non nell'agitazione, nell'attivismo. E tutto questo per una ragione di fondo: perché chi è a questo modo, respira e vive una grande fiducia nel Signore, nell'onnipotenza del suo agire proprio dentro la nostra debolezza conosciuta e umilmente consegnata a Lui. Oggi, nella mia pausa contemplativa, visualizzerò la casa costruita sulla roccia che – non certo a caso! – campeggia nel vangelo odierno. Sono io, uno/a che ascolta la Parola di Dio e la mette in pratica rendendo evidente il mio fiducioso appoggiarmi in tutto al Signore, oppure scambio le mie responsabilità personali con un'autosufficienza che emargina praticamente Dio e la sua Parola dalle mie giornate? Signore, mia Roccia di salvezza, donami nel profondo la tua pace: pace perché io voglio scommettere tutto su te di cui ho piena fiducia. La voce di un uomo spirituale del nostro tempo Signore, mi fido di te, proprio perché sono così, perché mi sono scoperto così. So che tu sei il mio Salvatore. Gesù è sempre con me per dirmi: "Io sono la tua Salvezza". Card. Carlo Maria Martini |