Omelia (02-12-2003)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: "Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così è piaciuto a te".

Come vivere questa Parola?
Subito un'osservazione importante. Solo per questo voler rendere lode al Padre a proposito dei "piccoli" (di quelli che si fanno "bambini" secondo la logica del Regno di Dio) c'è questa esplosione di gioia in Gesù. Percorri pure tutte le pagine del Vangelo e non t'imbatterai un'altra volta in questo verbo "esultò". Proprio questo verbo, unito all'espressione " nello Spirito Santo", esprime un sentimento profondo di letizia umano-divina che dal cuore del "Figlio di Dio" e "Figlio dell'uomo" Gesù, esplode in un'affermazione di capitale importanza: Tu, Padre, hai tenuto nascoste queste cose (le cose del Regno di Dio, le cose più importanti e più alte) ai "saggi" di questo mondo, e le hai rivelate ai "piccoli". E' bello che, all'inizio dell'AVVENTO e non lontani dalla festa dell'IMMACOLATA, la liturgia ci proponga questa esultanza di Gesù nella lode al Padre a causa dei "piccoli". Chi sono, in concreto? Sono esattamente l'opposto degli autosufficienti, degli orgogliosi, di quanti presumono di saperla lunga su tutto e su tutti. I "piccoli" sono quelli che, consapevoli della loro debolezza e limite, si consegnano a Dio con estrema fiducia, come veri poveri di Javeh. Da questo punto di vista un eminente scrittore ha potuto dire di Maria SS: che è l'unica vera "bambina del Regno" (Bernanos).

Oggi, nella mia pausa contemplativa, chiedo alla Madonna di farmi esplorare le vie dell'infanzia evangelica, fuori da ogni infantilismo, ma dentro un profondo senso di umiltà vera.

O Maria, Vergine dell'AVVENTO, aiutami a vedere ogni mia povertà e ad accettarla, perché venga il Signore in me, e io sia solo di Lui.

La voce di un monaco cistercense
L'umiltà non è misurabile secondo criteri morali abituali... L'umiltà trascende l'ambito delle qualità e delle virtù perché s'identifica con la NUOVA CREATURA, nata dalla grazia del battesimo, che finalmente porta frutto in pienezza. Un simile uomo sa ormai di essere debole e peccatore, ma ha finito di distogliere gli occhi dalla propria miseria, per non contemplare altro che la misericordia di Dio.
André Louf