Omelia (18-12-2004) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Ecco, verranno giorni – dice il Signore – nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto [...]. Questo sarà il nome con cui lo chiameranno: "Signore-nostra-giustizia". Come vivere questa Parola? Geremia non è il solo grande profeta che intravede il Messia venturo come un "germoglio" della casa di Davide. Anche Isaia aveva usato questa immagine per esprimere l'assoluta novità e vitalità del Messia. Dalla vecchia, indurita corteccia della discendenza di Davide, dall'ormai inaridito Israele, ecco spuntare un germoglio: la novità di Colui che anche a noi è venuto a dire: "Io sono la vita". E ancora "Io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza". Oltre questa certezza di vita nuova e di rigoglio che si evidenzia nell'immagine del germoglio, c'è un'altra annotazione portante. Geremia parla di "germoglio giusto", e anche rivela un nome del Messia-Figlio di Dio: "Signore-nostra-giustizia". Ecco, in questo avvicinarsi del Natale è tanto confortante soffermarsi a cogliere quella giustizia-santità di vita che caratterizzò l'essere e l'operare di Gesù in terra. E ancora di più ci apre strade di speranza il poter scoprire che è Lui la "nostra giustizia", cioè che viene per darci quel vigore spirituale, quello sguardo di totale fiducia per cui, appoggiando su di Lui il nostro pensare, sentire e operare, usciamo da quelle secche e remore negative che ci impediscono di credere che la sua giustizia può operare in noi fino a diventare anche la nostra. Oggi, più e più volte riposerò il cuore nella contemplazione di questo Germoglio giusto che è trionfo di vita e salvezza anche nei miei giorni, se opero conformemente al suo vangelo. O "Signore-nostra-giustizia", strappami via l'ingiustizia che le pretese del mio ego mi procurano. Afferrami, rendimi giusto perché, radicato nel tuo essere continua novità, germoglio di giustizia cioè di umanità vera, divinizzata. La voce di una benedettina Dovremmo avere la gioiosa consapevolezza che, come Maria all'annunzio dell'angelo concepì per opera dello Spirito Santo, così anche in noi, nella nostra anima, se ascoltiamo con fede, avviene il miracolo della nuova creazione. Anna Maria Canopi |