Omelia (17-12-2004)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Li condurrò sul mio monte santo e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera.

Come vivere questa Parola?
In quella parte del libro di Isaia che va dal capitolo 56 al 66 è il così detto Terzo Isaia (presumibilmente un profeta vissuto nel secolo V a.C.) a proporre il tema della consolazione che caratterizzerà i tempi messianici. Una nota di grande interesse: il fatto che non solo gli Israeliti ma anche quegli stranieri che "osservano il diritto e la giustizia", anch'essi potranno "osservare il sabato senza profanarlo" Ma saranno condotti sul monte santo dove verranno colmati di gioia, in quella "casa di preghiera" che è luogo dell'incontro vitale con Dio non per un solo popolo privilegiato ma per ogni uomo della terra che accetti fino in fondo l'invito del suo precursore a entrare con lui in un'intimità d'amore. Si tratta di prendere coscienza dell'importanza enorme di questa parola odierna proprio in ordine al nostro "oggi". Perché l'uomo della nostra epoca non sempre capisce la preghiera. Con estrema facilità la scambia per un rifugio di persone avulse dalla storia, come intimismo egoistico, come fuga dalle responsabilità di ogni giorno. Invece è semplicemente l'opposto! Solo chi si concede dei tempi ben precisi di preghiera, ottiene da Dio la forza, il coraggio, la perseveranza necessarie non solo per ottemperare il meglio possibile agli impegni familiari, comunitari, professionali e sociali ma per cambiare il modo di relazionarsi alle persone. Perché l'amore che ci invade (lo sentiamo sensibilmente o no, non importa!) a poco a poco brucia il nostro ego e il suo grossolano modo di concepire i rapporti fraterni e crea in noi la disponibilità ad amare veramente, che è poi la condizione per essere colmati di gioia.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, rivedo i miei tempi di preghiera. Sono sufficienti al mio vivere cristiano? E ne rivedo i modi. Come prego?

Signore, dammi la convinzione che se non prego non amo veramente. Insegnami tu a pregare perché io ami e dunque viva con gioia.

La voce di un Padre della Chiesa
Fuggi via per breve tempo dalle tue occupazioni, lascia per un po' i tuoi pensieri tumultuosi. Allontana in questo momento i gravi affanni e metti da parte le tue faticose attività. Attendi un poco a Dio e riposa in lui. Entra nell'intimo della tua anima, escludi tutto tranne Dio e quello che ti aiuta a cercarlo, e, richiusa la porta, cercalo.
Sant'Anselmo