Omelia (13-12-2004) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Io lo vedo, ma non ora, io lo contemplo, ma non da vicino. Come vivere questa Parola? Balaam, un indovino pagano, viene invitato a maledire Israele. Una situazione che pone agli antipodi di quello che ci si aspetterebbe da una persona a cui Dio svela il suo volto. Eppure è proprio sulle sue labbra che la Scrittura pone il primo annuncio, recato da un uomo, del Cristo venturo. È qualcosa che ci fa riflettere. Noi siamo così pronti a catalogare e creare isole privilegiate, anche nell'ambito della fede. Parliamo di ecumenismo, di dialogo interreligioso ma spesso dietro le nostre parole si nasconde ancora l'atteggiamento di benevola condiscendenza verso chi... "poveretto, è tutto nell'errore". Attenzione! Dio guarda al cuore e non all'apparenza di un'adesione sancita dal battesimo ma a cui non corrisponde una vita veramente cristiana. E poi siamo così sicuri che la verità sia solo e tutta nelle nostre tasche? Un ascolto più autentico dell'altro forse ci porterebbe a riscoprire più in profondità la nostra stessa fede e a prenderla più sul serio. Chi sa che non sia proprio "l'altro" a dirci: "Io lo vedo" nel chiaroscuro della mia sofferta ricerca; "Io lo contemplo", come Colui di cui sono assetato; e sulla scia della sua testimonianza anche i nostri occhi, troppo abituati al mistero per coglierlo in profondità, non tornino a riempirsi di stupore dinanzi all'inaudito messaggio di un Dio che viene a condividere la mia, la tua, la nostra storia. Oggi, nella mia pausa contemplativa, chiederò al Signore di rendermi pronto ad accogliere i frammenti di luce che Egli ha sparso ovunque e di farmi ritrovare la vivezza di una fede che sa ancora stupirsi e adorare. Dammi, o Signore, di cercare te, nel breve avvento della mia vita, di attenderti fiducioso e di accogliere con gioia ogni tua visita. La voce del fondatore del bahaismo (religione staccatasi dall'Islam) Signore, Padre di grande bontà, Dio, rallegra i nostri cuori col profumo del tuo amore. Fa' brillare gli occhi con la tua luce che ci guida. Incanta le nostre orecchie con la melodia della tua parola. Ponici al riparo nella fortezza del tuo amore paterno. Tu sei l'Onnipotente, sei colui che perdona, sei colui che è indulgente nei confronti delle debolezze dei tuoi figli. Mirza Husayn 'Ali Nuri |