Omelia (10-04-2020)
Omelie.org (bambini)
Commento su Giovanni 18,1-19,42

Carissimi bambini, oggi è il secondo giorno del triduo Pasquale, i tre giorni cioè del giovedì santo, venerdì santo e sabato santo in cui celebriamo le ultime ore della vita di Gesù; poi avremo la domenica di Pasqua, la domenica della Resurrezione, la festa più importante di tutto l'anno.
In questo periodo in cui noi cristiani non possiamo andare alla Messa possiamo pregare con la Parola di Dio, meditare e riflettere su quanto ci dice e cercare di tradurre tutto in azione.
Sarebbe bello che ciascuno di noi costruisse a casa propria un angolo per la preghiera. Cosa intendo? Potete scegliere nella casa un angolo più appartato, nascosto, più silenzioso dove potete mettere tutti quegli oggetti che vi possono aiutare a concentrarvi meglio quando conversate con Dio.
Potete prendere una vecchia scatola, ricoprirla con una bella stoffa di vostro gusto e deporre su di essa un crocifisso, una immagine o statuetta della Madonna, un rosario, una candela, dei fiori (magari fatti da voi con la carta o la stoffa ), la Bibbia e qualche altro libro religioso di vostro gradimento( storia di un santo, libro di preghiere per le varie occasioni, ecc...).
Potete ogni giorno invitare i membri della casa che vivono con voi, a pregare insieme.
Oggi, venerdì Santo, il Vangelo del giorno è molto lungo... si tratta infatti del cosiddetto Passio, ossia il racconto della passione, morte di Gesù che insieme al racconto della sua resurrezione costituisce l'origine stessa dei vangeli: i vangeli, cioè sono nati proprio per parlarci di questo grande, meraviglioso evento che ha cambiato la storia dell'umanità: la passione, morte e resurrezione di Gesù. La morte ormai è la morte della morte. Noi pensiamo che la storia sia guidata dagli uomini e dalle loro azioni ma invece dietro tutto ciò c'è un piano provvidenziale di Dio che volge tutto in salvezza e vita.
Il Messaggio del venerdì santo è proprio questo: non possiamo disperare... dopo ogni morte ci sarà sempre la resurrezione. La morte non vince. Dopo la tempesta c'è sempre l'arcobaleno. La sofferenza è soltanto provvisoria.
Vorrei sottolineare con voi soltanto questi versetti, li trovate nel vangelo di san Giovanni, Gv 19,28-30":
Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno d'aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse:
«Tutto è compiuto!». E, chinato il capo, spirò."

Sarebbe bello che alla fine della nostra vita anche noi potessimo dire "tutto è compiuto..."
Ciascuno di noi, infatti, ha una missione specifica; non possiamo perdere tempo o scoraggiarci.
Che bella la nostra fede! Siamo chiamati a conoscerla e a farla conoscere... Soprattutto in questi giorni difficili: quanti hanno bisogno di sentirsi dire parole di speranza e di incoraggiamento... diamoci dunque da fare... chiamiamo qualcuno per telefono che sappiamo sta da solo ed è sfiduciato... tiriamolo su... siamo allegri... impariamo un po' di barzellette...
Tutti gli anni la Chiesa legge in questo giorno la passione secondo Giovanni e non quella riportata dagli altri evangelisti perché presenta l'unico apostolo che è rimasto sotto la croce, l'unico apostolo che è stato testimone oculare del grande evento della passione e morte di Gesù.
Questa sera, se non eravamo in questa situazione di confinamento per il coronavirus, si era caldamente esortati a mettersi in fila per offrire un gesto di affetto al crocifisso...
allora sarebbe opportuno che spendessimo un po' di tempo con Lui: parliamogli delle nostre pene e delle nostre gioie, delle nostre speranze e delle nostre delusioni, dei nostri errori e delle nostre conquiste.
Organizziamo un momento di preghiera semplice in famiglia. Magari possiamo iniziare con un canto e poi ogni membro della famiglia legge ad alta voce la parte della Passione secondo Giovanni di cui abbiamo parlato che lo riguarda; ad esempio uno può fare il ruolo del narratore, un altro il ruolo di Gesù, un altro quello della folla .e così via Dopo la lettura dialogata del vangelo possiamo fare una pausa di silenzio in cui contempliamo l'amore appassionato di Gesù per noi. A questo punto spontaneamente ciascuno può esprimere alcune intenzioni di preghiera. Non dimentichiamoci di pregare soprattutto per gli ammalati che non hanno nessuno, per i medici, gli operatori sanitari e tutti quelli che in prima linea si occupano dei colpiti dal coronavirus e che rischiano la vita ogni giorno.
Si può concludere il tutto con un Padre nostro e un canto finale.
Queste preghiere insieme ci aiuteranno ad andare avanti senza scoraggiarci mai, infonderanno pace e serenità nelle nostre case e terranno viva l'attesa del tempo in cui potremo ricominciare a frequentare la Chiesa. Buon venerdì santo a tutti e anche Buona Pasqua!
Commento a cura di Tiziana Mazzei