Omelia (04-09-2001)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Gesù discese a Cafarnao, una città della Galilea, e il sabato ammaestrava la gente. Rimanevano colpiti dal suo insegnamento, perché parlava con autorità.

Come vivere questa Parola?
L'autorità e l'autorevolezza non è da confondersi col potere. C'è gente che ha potere ma non ha autorità perché quest'ultima è un fatto interiore alla persona, è la sua forza di ordine spirituale.
L'autorità poi di Gesù è sorprendente per due motivi. Anzitutto Egli non appoggia il suo parlare e operare a quello che hanno detto o fatto prima di lui. Mentre i rabbini, in Israele, continuamente cercavano la conferma del loro dire riferendosi alla Tradizione, cioè a quel che era stato detto prima di loro. Gesù non solo non si appoggia a quello che hanno detto altri ma a volte addirittura sovverte! "E' stato detto... ma io vi dico". Ed è sempre nella direzione di un insegnamento purificato da incrostazioni socio-culturali, un insegnamento il suo più elevato e luminoso di amore.
Il secondo motivo è che l'autorevolezza della sua persona trova conferma e verifica nell'efficacia del suo parlare e operare. Nel Vangelo odierno quei due brevi imperativi: "Taci, esci" rivolti al demonio, che angariava un uomo, hanno immediato potere liberatorio.

Oggi, nel mio rientro al cuore, mi concedo la gioia di un'intima sosta per contemplare la Persona di Gesù. Lo sento dire anche al demonio dell'ansia, delle preoccupazioni o dei pensieri negativi che a volte mi abitano: "Taci, esci". Ascolto questa Parola nella mia fede che chiedo diventi sempre più ammirata fiducia in Gesù mia SALVEZZA, già qui e ora. E so di poter così diventare quello che dice S. Paolo nella prima lettura: "Figlio del giorno, figlio della luce".

La voce di un grande dottore della Chiesa
Dovunque e sempre cercate la Presenza di Cristo. Dovunque e sempre la troverete: per diritto o nel rovescio del tessuto della storia. Dove non arriva la dottrina dei sapienti e la chiarezza dell'esplicito giunge invece l'autorevolezza dell'uomo-Dio di Nazareth.
S. Agostino d'Ippona