Omelia (18-05-2020)
don Giampaolo Centofanti


Il cammino della fede è un graduale venire portati oltre inghippi e ostacoli che possono rallentare e ostacolare il procedere. Se non si vigila sulla vera via. Il bisogno di sicurezza può far preferire un perfettino fare formale dove il cuore non è mai davvero messo in gioco, dove si cerca la gratificazione degli altri invece che le vere risposte. Tanto fare, tanto apparire, ma non lasciando mettere in discussione il cuore. Lo Spirito trova difficoltà ad entrare sempre più. Tanti, pure chiamati, non vengono aiutati a superare queste problematiche. Anzi il pastore stesso può preferire l'apparente tranquillità di questi formalismi. Che però in mille modi poi manifesteranno la loro vuotezza. Non è la stessa cosa vivere, costruire, in Dio o sul fare, sulle apparenze. Dio comprende, perdona tutto. Ma di questo passo la vita la troveremo in cielo mentre qui sulla terra rischiamo di vivere una vita più striminzita, più appesantita.