Omelia (20-05-2020) |
don Giampaolo Centofanti |
Gesù ci libera dal moralismo di una perfezione formale tutta e subito. Su questa strada potremmo durare poco. Lui invece ci guarda con amore, sa i nostri dolori, le nostre ferite, i nostri bisogni e viene con delicatezza a liberarci a darci vita ed ogni bene. E ci dà il riferimento del vangelo a cui sempre vissutamente tornare perché meditandolo nella comunità vi troviamo luci sempre nuove. Li scopriamo non cosa si deve fare in astratto ma come Lui ha creduto, amato, nelle situazioni concrete. Come sono cresciuti i suoi discepoli davvero, non idealmente. Il vangelo è stato scritto duemila anni orsono ma è Parola anche del presente e del futuro. Fra mille anni ancora vi scopriremo una miniera di doni nuovi, che fino a quel momento ci erano sfuggiti. |