Omelia (11-09-2001) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Camminate nel Signore Gesù Cristo (...), ben radicati e fondati in Lui, saldi nella fede (...), abbondando nell'azione di grazie. Come vivere questa Parola? Che cosa significa camminare nel Signore se non assumere fino in fondo il suo Vangelo, la sua logica? Così sarà radicamento di convinzioni e di vita in Lui: tale che la nostra fede sia solida. Proprio come la casa sulla roccia di cui parla Gesù nel Vangelo. Ma poi ecco che ci imbattiamo in un verbo "abbondare" tipico del modo di essere dell'Apostolo così pieno di slanci generosi. Parla anche altrove della necessità di abbondare nella carità e dice di sé che "sovrabbonda" di gioia e "sovrabbonda" d'amore. Ma per quale motivo l'invito è non solo a ringraziare ma ad "abbondare" in questa azione di grazie? La ragione è forte. "In Cristo - dice Paolo – siete stati sepolti nel battesimo, in Lui siete stati insieme risuscitati (...). Con Lui Dio ha dato la vita anche a voi, che eravate morti per i vostri peccati". Oggi, nel mio rientro al cuore, chiedo allo Spirito di farmi percepire meglio e a fondo da quanto amore io sia avvolto da parte di Dio e quanto il mistero pasquale, se me ne lascio coinvolgere, dà orizzonti di speranza e di gioia alle mie giornate. Gli dirò: Spirito del Signore, rendi vera e intensa d'amore riconoscente la mia relazione con Gesù e, insieme con Lui, al Padre. Schiudi in me la gioia del grazie! " La voce del Priore di Bose La capacità di rendimento di grazie indica la maturità di fede del credente che riconosce che "tutto è grazia", che l'amore del Signore precede, accompagna e segue la propria vita. Enzo Bianchi |