Omelia (11-09-2003) |
Paolo Curtaz |
Gesù ci spiazza (che novità!). Ieri ci ha rasserenati con la pagina delle beatitudini, ha accarezzato i suoi discepoli, ci ha svelato il volto di tenerezza di un Dio che ci viene incontro, che ci cerca. Poi continua: siamo beati, siamo amati, che la nostra vita cambi, che il nostro cuore sia trasparenza. Gesù è crudo ma vero, ci ama ma ci spinge al meglio: si vede che sei discepolo? Non per la croce al collo, ma per la croce appesa alle tue scelte famigliari e lavorative. Si vede? Se impresti soldi e li vuoi indietro, se giudichi come tutti, se ami chi ti ama, che fai di così straordinario? Ah, Signore! Che frustata sulla coscienza! Già tutti contenti di essere entrati nel club dei bravi ragazzi, subito ci chiedi di più, troppo. Gesù sogna, esige, perché da'. Ci guarda e ci chiede il coraggio del paradosso, il brivido della santità, il coraggio della logica evangelica: perdona i nemici, ama senza contraccambio, sii trasparenza. Alza il tiro, il Signore, chiede di essere discepoli, come lui, fino in fondo. Gesù per primo ha amato i nemici, lui per primo non ha detto il male, lui per primo si è donato fino al brivido della morte. Gesù chiede testimoni, non cristiani part-time. Chiede incendiari d'amore, non adolescenti cresciuti che si specchiano nei propri limiti. Gesù vuole discepoli che diventino riflesso della vera condizione dell'uomo, che in qualche modo illustrino con la loro vita che è possibile credere, che è possibile amare. Due anni fa, come oggi, una follia omicida uccideva migliaia di persone nelle torri gemelle di New York; quante cose sono cambiate, in questi mesi, eppure si è risposto alla violenza con la violenza e non si è avuto il coraggio della profezia. Se cancalliamo la violenza con la violenza che facciamo di straordinario? Il Signore ci conceda di essere costruttori di bene, ingegneri del dialogo, impresari della tolleranza. Noi ascoltiamo, Signore, anche se la tua parola è tagliente, oggi. Aiutaci a fare la tua volontà di bene, anche quando è profetica e scandalosa! |