Omelia (08-01-2006) |
don Luciano Sanvito |
Siamo tutti battezzatori Ognuno di noi in una giornata fà tante cose... Queste , però, in gran parte cadono nell'oblìo, parte svaniscono nel quotidiano, altre si sovrappongono e si mescolano ad altre, altre entrano a far parte del 'caos'. Alcune però non possono semplicemente rimanere tali, ma hanno un urgente bisogno di essere approvate da noi: anche azioni, parole e pensieri spesso poco spirituali hanno la necessità di rivestirsi di un valore, di un senso che noi possiamo dare a partire dal di dentro, dal nostro profondo: dal cuore. Questo ci fà anche capire che , che rimanga solo alle cose fatte o dette o pensate: c'è sempre la necessità, in ognuno di noi, di dare un valore a quello che compie. Ci sono quindi due movimenti: il fare materialmente e il dare valore a questo fare. E ognuno, in modi e con atteggiamenti diversi spesso l'uno dall'altro, cerca di rivestire le cose che fà con un senso sempre nuovo. C'è un progresso in atto in queste due dimensioni: da un lato, l'uomo che procede nel tempo compie sempre più azioni, produce sempre più pensiero, pronuncia sempre più parole; dall'altro lato, si fà sempre più forte l'esigenza spirituale di rivestire tutte queste realtà, non lasciandole in "acqua" a perdersi, a stagnare e sprofondare, ma rendendole vicine sempre più a uno "spirito" che le rafforzi, le ufficializzi, dia loro un valore e un significato al di là del dato di fatto. L'uomo di oggi, al di là delle apparenze, in fondo in fondo cerca sempre un'autenticazione del sè e di ciò che è prodotto dal sè verso il mondo: c'è sempre la ricerca di questo attestato, di un "battesimo spirituale" che segua e accompagni quel "battesimo di acqua" che ha prima accompagnato ogni cosa che è scesa e si è immersa nel fiume della nostra vita. Siamo tutti dei "battezzatori" dell'acqua prima, e poi dello spirito. L'uomo che vive queste due dimensioni in autenticità è un vero credente. E rende presente lo spirito in modo sempre più variegato e ampio: nell'amicizia, nell'amore, nel perdono, nell'accoglienza, nell'ascolto, nella volontà, nel silenzio,...tutte cose che non si vedono, e che costituiscono le colonne portanti di ogni credo e di ogni fede. |