Omelia (15-08-2020)
don Lucio D'Abbraccio
Oggi sei stata assunta sopra i cori degli angeli

La festa dell'Assunta, tanto cara alla tradizione popolare, costituisce per tutti i credenti un'utile occasione per meditare sul senso vero e sul valore dell'esistenza umana nella prospettiva dell'eternità.

Nella solennità odierna, infatti, contempliamo il mistero del passaggio di Maria da questo mondo al Paradiso: celebriamo, potremmo dire, la sua "pasqua". Come Cristo risuscitò dai morti con il suo corpo glorioso e ascese al Cielo, così la Vergine Santa, a Lui pienamente associata, è stata assunta nella gloria celeste con l'intera sua persona. Anche in questo, la Madre ha seguito più da vicino il suo Figlio e ha preceduto tutti noi. Accanto a Gesù, nuovo Adamo, che è "la primizia" dei risorti (cf 1Cor 15,20.23) la Madonna, nuova Eva, appare come "primizia e immagine della Chiesa" (Prefazio), "segno di sicura speranza" per tutti i cristiani nel pellegrinaggio terreno (cf Lumen gentium, 68). Maria, dunque, è accanto al Signore nella gloria, partecipe della sua condizione di risorto.

Dal Cielo, nostra definitiva dimora, Maria continua a vegliare sempre, specialmente nelle ore difficili della prova, sui suoi figli, che Gesù stesso Le ha affidato prima di morire in croce e ci incoraggia con il suo esempio ad accogliere la volontà di Dio - «Beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano» -, a non lasciarci sedurre dai fallaci richiami di tutto ciò che è effimero e passeggero, a non cedere alle tentazioni dell'egoismo e del male che spengono nel cuore la gioia della vita.

Nella Bibbia, l'ultimo riferimento alla sua vita terrena si trova all'inizio del libro degli Atti degli Apostoli, che presenta Maria raccolta in preghiera con i discepoli nel Cenacolo in attesa dello Spirito Santo (cf At 1,14). Successivamente, una duplice tradizione - a Gerusalemme e ad Efeso - attesta la sua "dormizione", come dicono gli orientali, cioè il suo essersi "addormentata" in Dio. Fu quello l'evento che precedette il suo passaggio dalla terra al Cielo, confessato dalla fede ininterrotta della Chiesa.

Nell'VIII secolo, infatti, san Giovanni Damasceno, stabilendo un rapporto diretto tra la "dormizione" di Maria e la morte di Gesù, afferma esplicitamente la verità della sua assunzione corporea. Scrive in una celebre omelia: "Bisognava che colei che aveva portato in grembo il Creatore quando era bambino, abitasse con Lui nei tabernacoli del cielo".

Contemplando Maria assunta in cielo, si rinnova in noi la certezza che la meta del nostro pellegrinaggio terreno è il cielo. La nostra meta, dunque, è essere come Maria nella gloria, è essere con Gesù risorto, è contemplare il volto di Dio, è partecipare come Maria e con Maria alla vita trinitaria.

Maria assunta in cielo ci ricorda anche che tutto il nostro essere - spirito, anima e corpo - è destinato alla pienezza della vita; che chi vive e muore nell'amore di Dio e del prossimo sarà trasfigurato ad immagine del corpo glorioso di Cristo risorto, che abbassa i superbi e innalza gli umili (cf Lc 1,51-52). Questo la Madonna proclama in eterno col mistero della sua Assunzione!

Facciamo nostro l'invito di san Bernardo: «Guarda la stella e invoca Maria» che oggi è stata assunta sopra i cori degli angeli. Che Tu sia sempre lodata, o Vergine Maria! Prega il Signore per noi.