Omelia (22-09-2020) |
don Giampaolo Centofanti |
L'ascolto comunitario della Parola può venire concepito come un vero cammino di fede, tendenzialmente spesso la cosa migliore è che ci si incontri con cadenza settimanale. Il percorso comunitario è una grande grazia per la crescita. E ciò lo vediamo sin dagli esordi, perché Gesù ha chiamato i discepoli personalmente e comunitariamente. Il moralismo del fare può distrarre anche qualche guida dall'attenzione al lasciarsi portare da Dio. I corsi, le conferenze e via dicendo possono rivelarsi propedeutici al cammino di fede ma se finiscono per sostituirsi ad esso rischiano di restare nella trasmissione di un moralistico fare cose più che di imparare a lasciarsi portare per mano da Dio come singola persona e come comunità. Vi sono infatti dei criteri della fede da imparare. Un aspetto di ciò lo impara anche Maria in questo episodio. Non era più ormai come ai tempi della vita nascosta di Gesù: quando Cristo annunciava la Parola alla folla quella era una liturgia. |