Omelia (23-09-2020)
don Giampaolo Centofanti


La Parola di Gesù non è un ordine ma un seme di grazia. Una grazia divina e umana che può far rinascere ogni persona. E ciò avviene in un cammino di abbandono al Padre nel quale ci si libera, ciascuno secondo la propria vocazione, degli attaccamenti, delle false sicurezze, terrene. Si sperimenta in modo crescente la libertà, di vivere tra le braccia di un Dio provvidente. Quando Gesù specifica significa che bisogna porre attenzione agli aspetti particolari, che magari talora potrebbero sfuggire. Così Egli insegna a non portare con sé nemmeno cose che potrebbe apparire evidente non si dovrebbero dimenticare. Il Suo linguaggio è spirituale, un padre di famiglia non può, almeno ordinariamente, dare tutti i suoi beni ai poveri perché ha una famiglia da mantenere. Non si tratta dunque di interpretare la Parola in modo letterale ma di comprenderne di volta in volta, di situazione personale in situazione personale il senso sereno, graduale, autentico. Lo scuotere la polvere non indica un rimprovero ma il non cercare gratificazioni egoistiche neanche nell'annuncio, tendenzialmente nemmeno un granello di polvere oscuri la limpidezza, la gratuità, di esso.