Omelia (03-11-2003)
Paolo Curtaz


Straordinario Gesù, al solito, che afferma delle cose incredibili e difficili come fossero le più semplici e scontate del mondo! Gesù chiede ai suoi discepoli – sul serio! – una tale libertà interiore da rasentare l'ingenuità. Gesù ammonisce: lascia stare i calcoli, evita di invitare qualcuno per averne un contraccambio, sii generoso nella tua amicizia, non uomo che misura la sua generosità. Così è, amici, che vi devo dire. Sorridi, oggi, saluta anche se non sei salutato, sii gentile al tuo lavoro semplicemente perché splendidamente reso libero. Dio è gratis, come l'amore; la vita del discepolo diventa spogliazione come lo fu quella della Maestro... Perché se amiamo solo chi ci ama, o doniamo a chi ci dona in contraccambio, cosa facciamo di straordinario? Fanno così anche i pagani!

Signore, insegnaci a non calcolare il gesto d'amore che facciamo, a non aspettarci nulla in contraccambio, a guardare te, uomo libero e maturo, che hai saputo amare sempre con sguardo leggero ogni uomo, Dio benedetto nei secoli!