Omelia (08-12-2020)
padre Paul Devreux


In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret.

Chi è l'angelo Gabriele? E' Dio stesso o un suo ambasciatore; ma di fatto è Dio che visita Maria. Preghiamo affinché ognuno di noi prenda coscienza che il Signore fa questo con tutti noi, ogni mattina. Se mi rendo conto di questa realtà, la prima cosa da fare, la mattina, quando mi sveglio, è dirgli: "Buon giorno". E' questo il senso della preghiera delle lodi e di tutte quelle che possiamo fare durante la giornata.


Entrando da lei, disse: «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te».

Per questo motivo la invochiamo e la preghiamo di pregare il Padre per noi, perché ci sembra che è più vicino a Dio di noi.

Ma se invece di pregarla di intercedere per noi, gli domandiamo cosa dobbiamo fare per essere cristiani tanto da poterci rallegrare anche noi della presenza del Signore, ci invita semplicemente a provare ad essere come lei, cioè a fidarci del nostro creatore. San Paolo ci dice che siamo tutti chiamati ad essere santi e immacolati davanti a Dio. Essere immacolati significa non essere condizionati dalle paure che ci rendono egoisti, perché l'esperienza dell'amore di Dio, di Dio con noi, ci dà la libertà di essere altruisti e di amare, come Maria.

La vita è fatta bene, perché si nasce tutti egocentrici. Poi, crescendo, si sogna di fare grandi cose, ma più si va avanti, più ci si rende conto che l'unica cosa veramente importante sono le relazioni. In questo Maria, che ha saputo relazionarsi anche con Dio, è un ottima guida.


Grazie Maria per il dono che la tua vita è per noi.

Aiutaci a diventare anche noi un dono per gli altri.