In festa con Maria e per Maria, la nostra Madre purissima e bellissima
La solennità dell'Immacolata che celebriamo l'8 dicembre, quest'anno ha un significato del tutto particolare per la pandemia in atto. A Maria, preservata da ogni macchia di peccato originale e conseguente affidiamo le sorti dell'umanità in questo tempo di prova, di attesa e di speranza. Questa festa già celebrata dal secolo XI, si inserisce nel contesto dell' Avvento e del Natale, congiungendo l' attesa messianica e il ritorno glorioso di Cristo con la memoria della Madre. Già alla seconda domenica di Avvento, ben si colloca, a distanza di solo due giorni, da questa domenica la festa della Madre di Dio e Madre della. Una chiesa che cammina incontro al Signore nell'annuale solennità del Santo Natale e del secondo e definitivo avvento di Dio tra gli uomini. In tal senso l'Avvento deve essere considerato un tempo particolarmente adatto per il culto della Madre del Signore, un tempo penitenziale, ma anche mariano. Nella festa dell'Immacolata noi celebriamo Maria che è la tutta santa, immune da ogni macchia di peccato, dallo Spirito Santo quasi plasmata e resa nuova creatura.
Già profeticamente adombrata nella promessa fatta ai progenitori della vittoria sul serpente, Maria è la Vergine che concepirà e partorirà un figlio il cui nome sarà Emmanuele.
L'immacolata Concezione significa per tutti i credenti che la Vergine Maria, pur essendo stata concepita dai suoi genitori (sant' Anna e san Gioacchino) così come vengono concepite tutte le creature umane, non è mai stata toccata dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento. Non essendo stata toccata dal peccato originale, non è stata, di conseguenza, toccata da qualsiasi altro peccato, tipico della natura umana corrotta. Lei, quindi, la creatura più perfetta al mondo, voluta da Dio in questa singolare condizione personale, in vista della redenzione.
Il catechismo della Chiesa cattolica afferma che Gesù Cristo è vero Dio ma anche vero uomo, nell' unico soggetto che è divino. Una persona, con due nature, quella divina e quella umana. Si tratta della cosiddetta unione ipostatica. Ebbene, non si può pensare che Dio, somma perfezione e somma purezza, possa aver ricevuto la natura umana da una creatura toccata -anche se brevemente - dal peccato e, quindi, in quanto tale, soggetta in qualche modo all' azione del Maligno.
Il dogma dell'Immacolata è una verità di fede che trova i suoi fondamenti nel Vangelo, quindi nella parola di Dio rivelata e quindi vera.
Nell' Annunciazione, l'Angelo Gabriele saluta Maria con l' appellativo "Piena di Grazia". Tali parole fanno chiaramente capire che non si tratta semplicemente di un saluto rivolto a chi, come Maria, prescelta Madre di Dio, è nello stato di grazia, ma a chi, come Lei e soltanto Lei è totalmente piena della vita di Dio, totalmente piena di questa vita perché costitutivamente senza peccato.
Dopo secoli di riflessioni, di spontanee celebrazioni, di una consolidata devozione popolare, il dogma dell'immacolato concepimento di Maria fu promulgato nella Cappella Sistina dal beato Pio IX l' 8 dicembre 1854.
ll Pontefice, durante il suo esilio in Gaeta (1849-1851) aveva fatto voto nella cappella d'oro, dedicata all' Immacolata, continua alla Chiesa dell'Annunziata a Gaeta, che, qualora avesse ricevuto la grazia del ritorno a Roma e del ripristino dell' ordine cristiano nell' Europa allora sconvolta dalla Rivoluzione, avrebbe appunto impegnato tutto se stesso nell' attuazione della proclamazione del gran dogma mariano. Come Pio IX ebbe poi a dire, sentì tale esigenza come una chiamata interiore, che ricevette mentre era assorto in preghiera dinanzi all' immagine dell' Immacolata, venerata anche nel più antico santuario al mondo, quello della Civita in Itri, intitolato all'Immacolata fin dal 1491, visitato da Pontefice il 10 febbraio 1849.
La proclamazione del dogma fu possibile per due motivi principali.
Il primi, perché il dogma dell'Immacolata Concezione era un dogma di approfondimento della Rivelazione, per cui era naturale che tale approfondimento avvenisse nel corso della storia.
Il secondo, perché tale dogma fu una risposta all' influenza illuminista (prima) e positivista (poi) che affermavano una sorta di "immacolata concezione" dell'uomo, quando in realtà la natura umana è soggetta al peccato, alla caducità, alla morte e rischia di essere guidata dal male e non dal bene, se abbandona la via di Dio e come Maria rinnova il suo si continuamente a Dio, vivendo nella sua grazia e nelle sue benedizioni.
Il dogma dell' Immacolata Concezione nel 1858 ebbe la sua conferma con l'apparizione della Lourdes, che si presentò a Bernadette Soubirous con queste testuali parole: "Io sono l' Immacolata Concezione". Fu una risposta a quanto aveva proclamato il vicario di Cristo in terra, il Beato Pio IX, quattro anni prima. La Vergine Maria è stata quindi concepita senza peccato originale e conseguenti ad esso. Ciò vuol dire che tutti gli altri uomini vengono al mondo con questo segno indelebile che è il peccato d'origine, che egli contrae, ma che non commette. Il sacramento del battesimo rimuove questo stato di peccato e porta la creatura battezzata ad un stato di grazia soprannaturale, pur restando l'essere umano nella condizione di peccare e di debolezza strutturale spirituale. Per Maria, unica eccezione per la creatura umana, si può ben dire che ella è la tua pura e la tutta bella e santa e come tale, può aiutarsi e sostenerci nel cammino della santità e della purezza del cuore, avendo forte dentro di noi il desiderio di incontrarla per sempre nella gloria del cielo, al termine dei nostri giorni terreni. E' quanto speriamo, preghiera ed attendiamo con totale abbandono a Dio e al pieno affidamento alla Madre del Signore, che è anche Madre della Chiesa e Madre nostra.
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