Omelia (07-12-2003)
Paolo Curtaz


Grande Luca! Avete notato con quanta pomposità, con quanto puntiglio descrive, da storico quale è, la situazione politica del suo tempo. E' tutto un susseguirsi di titoli altisonanti: "Imperatore", "governatore", "tetrarca"... e invece Dio sceglie Giovanni nel deserto per manifestare la sua Parola. Non sa che farsene della potenza, dell'orgoglio delle nazioni. E' nel deserto che Giovanni si scontra con la Parola. Nel deserto del silenzio e della spogliazione, nel deserto della sofferenza e della solitudine possiamo, paradossalmente, ritrovare la Parola. Perché, come diceva Dostoewskj, il grande scrittore russo del secolo scorso: "Nella sofferenza la verità si fa più chiara".Per accogliere questa Parola che viene, sembra dirci Giovanni, questo Dio misterioso occorre spianare la strada, dipanare un sentiero dentro il nostro delirio quotidiano. Ecco allora un programma concreto di lavori in corso: raddrizzare i sentieri, riempire i burroni, spianare le montagne. Raddrizzare i sentieri: un pensiero semplice, lineare, senza troppi giri di testa. Riempire i burroni delle nostre fragilità. Ognuno di noi porta delle tenebre nel cuore: l'importante è che non ci parlino, l'importante è non dar loro retta.Spianare le montagne. In un mondo basato sull'immagine conta più l'apparenza della sostanza. Bene il fitness, ottimo il body-building per stare in forma. E' bene curare il proprio modo di vestire. Ma occorre aprire qualche palestra di spirit-building, qualche estetista del cuore e dell'anima!