Omelia (01-01-2021) |
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COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di Giuseppe di Stefano "Tre passi per un "buon anno" "Anno nuovo, vita nuova!". Così recita un detto popolare e così dovrebbe essere. Occorre svegliare il cuore, farlo alzare, rimetterlo in cammino. Ecco, allora, il primo passo da fare. Sappiamo che Dio esiste, che non invade, non si impone con forza. Come tale, il nostro, è un Dio che si lascia cercare su strade e avvenimenti sempre nuovi. Cercarlo significa non restare immobili, accontentarsi di quello che si è o che si sa... Per questo: - vinciamo la pigrizia e la comodità; - abbandoniamo la mediocrità e tutto quello che ci distoglie dal portare a termine impegni e doveri; - troviamo il tempo per pregare di più, mettendoci in attento ascolto della Parola; - amiamoci gli uni gli altri con cuore sincero, nei fatti e nella verità. Cerchiamo Dio nascosto in fondo al cuore, negli avvenimenti della storia, nelle storie personali di chi incontriamo, sempre con la luce e la forza della fede. Ecco la gioia del Natale: sapere che puoi incontrare Dio; che in Gesù, Dio è sempre con noi, è l'Emmanuele! Il secondo passo sarà allora trovare e riconoscere Dio, comunque e dovunque si manifesti. Sì, perché Dio non è un'idea, non è un'invenzione per farci stare buoni, né uno di cui aver paura; egli è una persona, un "nato da donna", uomo come noi, con un nome proprio che figura nelle cronache del tempo: Gesù di Nazaret. Dobbiamo, perciò, trovarlo (o meglio lasciarci trovare da lui) e riconoscere la sua presenza tra noi. Dio è là... - quando ci raccogliamo nel silenzio della preghiera e ci apriamo alla grazia dei sacramenti; - quando facciamo il bene e cerchiamo sopra ogni cosa la verità, la giustizia e la pace; - quando stiamo vicini a chi sta male e aiutiamo chi è in difficoltà. Come non riaccendere la speranza e non riaprire il solco del futuro sapendo che il Signore è sempre con noi? Anche noi dobbiamo annunciare a tutti, con gioia grande, il Natale di Gesù. Nessuno, infatti, scopre qualcosa di grande e di prezioso senza sentire la necessità e il desiderio profondo di comunicarla a qualcuno, di rendere partecipe anche gli altri di una così Bella Notizia. Il terzo passo consiste proprio nell'impegno di annunciare senza vergogna e timore quel Dio che abbiamo cercato, trovato e riconosciuto come "gioia e senso della nostra vita". È questo ciò che il mondo si attende da noi oggi: illuminare della luce di Dio, quanti vivono nel buio del dubbio, della paura, del non senso di vivere. La carità è un fuoco, e per sua natura il fuoco comunica calore e luce. È urgente riaccendere nel cuore degli uomini questo fuoco, perché nessuno più soffra il freddo della solitudine e dell'indifferenza. Buon anno a tutti, allora, e che il Signore ci renda sempre più coraggiosi nel varcare le tante soglie che restano ancora da oltrepassare al suo amore, perché ogni uomo è davvero mio fratello se gli do il meglio di me, restituendogli la dignità di essere figlio amato dal Padre. |