Omelia (01-01-2021) |
don Mario Simula |
Una pace a caro prezzo Immagino di vedere una mamma che al mattino del nuovo anno si avvicina al letto del figlio e della figlia e svegliandoli augura loro tutto il bene possibile per la nuova, grande avventura che il Signore mette nelle loro mani. "Buon anno!". Sì, Maria. Buon anno da parte tua, dolcissima Madre di Dio e madre di ogni donna e di ogni uomo. Sì. Buon anno per bocca del sacerdote Aronne, che, obbedendo a Dio, formula la prospettiva più bella e il sogno più concreto per l'anno che inizia: "Ti benedica il Signore e ti custodisca". Il Signore dica ogni bene di noi per i trecentosessantacinque giorni del duemilaventuno. Possa il Signore essere contento di noi e ogni giorno raggiungerci con la sua amorevole presenza: "Bravo, servo buono e fedele". Il Signore ci custodisca: in ogni momento. Sia la nostra roccia, la nostra potente salvezza. Vigili sui nostri passi, sui pensieri, sulle azioni, sui sentimenti, in modo che tutto ciò che è giusto, buono, amabile e degno di lode faccia parte integrante della nostra vita. Sia premuroso e si prenda cura di noi qualunque sia lo svolgersi del nuovo anno, in modo che diventi non soltanto tempo di ore scandite e inevitabilmente afflitte da prove e da fatiche. Ma sia anche tempo suo, tempo per lui, tempo nel quale sappiamo sempre vedere il suo passaggio, anzi la sua presenza. Il Signore ci custodisca, soprattutto, dalla disgrazia peggiore: il peccato, la cattiveria, le divisioni, i contrasti, le parole stolte, i dispetti senza senso. Ci custodisca il Signore dalla mediocrità, dalle nostre piccinerie. Da tutti gli atteggiamenti che hanno rattristato il 2020, lo hanno reso anno insoddisfacente, non amabile, in parte un "anno perso" o un anno "terribile". Ci custodisca il Signore col suo braccio potente, con la sapienza del cuore, con la grandezza del perdono. "Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia". Ogni giorno dell'anno illuminato dal Volto di Dio, dal suo splendore, dalla sua meravigliosa bellezza, dalla sua verità, dal suo sguardo amico e misericordioso. Un anno illuminato dal volto dei fratelli che incontreremo, giorno dopo giorno. Perché non dobbiamo offrire loro un sorriso, due occhi accoglienti, la serenità di un tratto disteso e non sfuggente? Perché non regaliamo, fin dal primo momento dell'anno, ad ogni persona, alle persone in difficoltà, alle persone che cataloghiamo tra i nemici o tra quelle indesiderate, il Volto gioioso di Gesù, capace di essere orientato anche verso i crocifissori e verso il delinquente che gli sta accanto sul patibolo? Veramente il Signore "ti faccia grazia". Faccia grazia a me e a te. Ci faccia grazia per tutte le nostre durezze e ci dia la grazia di un piccolo, ma caldo "cuore di carne". Mi dia la grazia il Signore per superare le mie resistenze. Mi dia la grazia di superare la guerriglia che immagino potrei scatenare anche nel 2021. E mi dia la grazia della pace, dell'ascolto. Mi dia la grazia di fare il primo passo verso un incontro che ormai da anni non avviene più. Mentre Lui, il Signore, ci vuole dare la grazia! "Il Signore rivolga a te il suo volto". "Guardami, Gesù. Sconvolgi i miei schemi. Spezza le mie ostinazioni. Frantuma le mie resistenze. Confondi le mie "buone ragioni". Rivolgi a me il tuo volto e, io stesso, diventerò raggiante del tuo splendore. Volto che porta sole, chiarore, giorno e non tenebre. "E ti conceda pace". Come è possibile che tu mi conceda pace se io non sono donna e uomo di pace? Se non vado gridando pace al mondo, a chi incontro, a chi mi sta vicino, soprattutto? Gesù, tu provi certamente una delusione bruciante ogni volta che vuoi portarci il dono della pace e poi devi rimetterlo dentro il tuo scrigno perché noi lo rifiutiamo. Gesù, porta la pace vera nelle nostre comunità, fra coloro che ogni giorno si mettono in fila per avvicinarsi a Te e ricevere da Te, il Cibo della pace e della fraternità. Quando capiremo che, fino al momento in cui fra noi continueranno le esclusioni reciproche, i veti e le piccine rivendicazioni, la tua pace, anche se donata da Te, resterà un'illusione, una falsa prospettiva, una promessa irrealizzabile? E diffonderemo soltanto scandalo, miseria umana, tremenda controtestimonianza. E Tu sei obbligato a startene col dono della tua pace nello scrigno, a guardare perplesso questi poveri tuoi discepoli, senza testa e senza pentimento. Tu solo puoi concederci la pace vera che risana ogni dissapore e ogni frattura. Mi verrebbe voglia di dirti: "Concedi a noi la tua pace, con le buone o con le cattive". Intanto, se Tu non ci fai violenza, noi saremo sempre convinti di essere costruttori di pace. Noi, non Tu. E sarebbe un disastro!". Il Signore Dio abbia pietà di noi e ci benedica. Abbi pietà di noi, Signore, e donaci, comunque, la tua benedizione. Altrimenti portiamo buio sulla terra. Dio abbia pietà di noi e ci benedica, su di noi faccia splendere il suo volto; perché si conosca sulla terra la tua via, la tua salvezza fra tutte le genti. Don Mario Simula |