Omelia (10-01-2021) |
don Roberto Rossi |
Battezzati nella Trinità, santificati nell'amore Cosa vuol dire: essere cristiani oggi? Certamente vuol dire molte cose. Porto nel cuore la testimonianza di un giovane, Antonio, che in questi giorni è stato chiamato all'eternità, alla sola età di 18 Anni. Tra le tante cose belle della sua vita c'è il segno della sua catenina al collo con l'immagine di Gesù e di Maria, dono della mamma quando era ancora piccolo. Antonio ha sempre portato questa catenina, anche quando faceva sport o nuoto. Un giorno l'istruttore gli disse, per paura che la perdesse, di toglierla; lui rispose: "neanche per sogno". Una catenina, un segno del suo essere un cristiano felice, che mai ha avuto timore di portarla e mostrarla anche da grande a tutti gli amici... Ma soprattutto la sua testimonianza cristiana è stata un amore grande alla vita, al Signore, un gioire delle cose belle della natura, nella quale si immergeva con tutto se stesso, la gioia della bontà espressa a tutti, in casa, con gli amici, a scuola, in vacanza. Noi sappiamo che si diventa cristiani col battesimo e con l'educazione alla fede. In questa domenica celebriamo il battesimo di Gesù al Giordano. E' una grande manifestazione: la manifestazione dell'umiltà del Figlio di Dio che si mette in fila con i peccatori, la manifestazione, in questa umiltà, della grandezza e dell'infinito amore di Dio, che al Giordano si fa conoscere e si manifesta come Padre, Figlio e Spirito Santo, Trinità di luce, di potenza, di amore. E' il figlio di Dio che si presenta al battesimo di Giovanni, su di Lui scende lo Spirito Santo sotto forma di colomba, il Padre fa udire la sua voce: "questo è il mio figlio l'eletto, ascoltatelo".C'è da parte nostra l'adorazione e la contemplazione della Trinità di Dio, c'è l'adorazione del figlio di Dio, uomo come tutti, Salvatore di tutti. È questa un'occasione per ripensare il nostro battesimo e rinnovarne la grazia di Dio, perché ogni giorno siamo sempre più battezzati, cresciamo nella fede, nell'amore del signore e nell'amore fratelli. Noi siamo stati battezzati nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Nel cuore di ogni bambino o di ogni giovane che viene battezzato entra la presenza di Dio trinità. Possiamo dire: noi nella Trinità, la Trinità in noi. C'è una bella preghiera di San Sergio di Russia, circa del 1300, che potremmo intitolare il proprio: "la Trinità e la vita di noi battezzati..." "Dio il Padre, Dio il Figlio, Dio lo Spirito Santo! Immenso il Padre, immensi il Figlio, immenso lo Spirito Santo! Uno il Padre, uno il Figlio, uno lo Spirito Santo! Nella Trinità indivisibile ogni persona divina è la potenza, la sapienza, l'amore. Ogni persona è la divinità, unica immensa! Tutto l'immensità! L'unità che tutto trascende! Lo Spirito Santo è il dono che dall'abisso si effonde e penetra tutto e riempie di sé tutte le cose, di sè, indivisibile e uno e tutto in luce trasforma. Illuminato dallo Spirito Santo, battezzato dal fuoco, chiunque tu sia: uomo, donna, piccolo o grande, aergine, monaco, sacerdote... Tu sei trono di Dio, sei la dimora, sei lo strumento, sei la luce della Trinità! Tu sei Dio! Sei Dio, Dio, Dio! Dio nel Padre, Dio nel Figlio, Dio nello Spirito Santo: sei Dio, Dio, Dio!" Col battesimo abbiamo ricevuto la grazia che è la presenza di Dio, abbiamo ricevuto la vita nuova, che è nuova perché è la vita nell'amore: tutti siamo figli, tutti siamo fratelli... Questa è la bellezza, la grazia, la fortuna, di essere cristiani. |