Omelia (17-10-2001) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Sei inescusabile, chiunque tu sia, o uomo che giudichi; perché mentre giudichi gli altri, condanni te stesso; infatti, tu che giudichi, fai le medesime cose. Eppure noi sappiamo che il giudizio di Dio è secondo verità contro quelli che commettono tali cose. Come vivere questa Parola? Nella prima parte della sua lettera ai Romani Paolo ci fa capire il bisogno che tutti abbiamo della misericordia di Dio perché, da soli, non possiamo essere "giusti". Qui sviluppa il suo pensiero rivolgendosi, in particolare, a quelli che si credono "giusti": persone che non pensano di aver realmente bisogno, ogni giorno, della misericordia di Dio. Loro, infatti, sono "giusti". Punto e basta! L'illusione è facile anche per noi, per tutti. Proprio dentro l'insipienza e l'illusione di credersi "a posto", scatta immediatamente il giudizio negativo circa il modo di essere e di comportarsi degli altri. Si guarda "la pagliuzza" che è nell'occhio del fratello e se ne ingigantisce la portata, senza osare di scorgere "la trave" che è nel proprio occhio. S.Paolo denuncia con verità: Oggi, nel mio rientro al cuore, chiedo di esplorarne le profondità e di esporle a Gesù, vero medico spirituale. Ch'io possa capire bene che, facessi tutto il bene possibile, "se non ho la carità niente mi giova, anzi non sono niente". Chiedo di uscire dalla mia situazione di egoismo e di orgoglio, verbalizzando: "Gesù, mite e umile di cuore rendi il mio cuore come il tuo". La voce di un monaco Vedi ciò che sei. Trovi ciò che cerchi. Se vuoi trovare virtù, la cercherai e la scoprirai. Se cerchi scandali, li troverai. Monaco Mosé haghiorita |