Omelia (14-03-2021)
don Roberto Rossi
L'amore indescrivibile di Dio per il mondo

Dio "ricco di misericordia", all'umanità immersa nelle tenebre del peccato, offre una luce infinita: Cristo innalzato sulla croce per la salvezza di tutti e di ciascuno. Nel dialogo che Gesù intesse con Nicodemo, un uomo onesto, alla ricerca delle verità, che va da Gesù di notte per presentargli le domande profonde del suo cuore, Gesù rivela a Nicodemo le cose più grandi, le verità più profonde, rivela l'amore del suo cuore e tutta la bontà, la misericordia, l'amore infinito di Dio Padre. Rivela il mistero della sua sofferenza e della sua passione: il Figlio dell'uomo deve essere "innalzato" sulla croce, perché chiunque crede in Lui abbia la vita eterna. C'è una grande preoccupazione in Gesù di invitare le persone alla fede, alla fede in lui, perché è credendo a Lui, Figlio di Dio, fatto uomo, morto e risorto, che ha si ha vita vera sulla terra e salvezza eterna.
Gesù rivela tutto il cuore di Dio che è Padre: "Dio ha tanto amato il mondo da mandare il suo Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna". Dio ha tanto amato il mondo: non poteva amarlo più di così; il suo amore è infinito, è totale, è indescrivibile. Dio ama il mondo, Dio ama l'umanità, Dio ama ciascuno: Dio ama tanto te... Più di così non potrebbe amarti. Ma questo è incredibile, facciamo fatica appena a percepirlo; qualcosa capiremo nel cammino della terra, tutto ci sarà rivelato nell'eternità. Mi piace sottolineare un fatto: quando si dice "Dio ha mandato il Figlio del mondo non per condannare il mondo ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui". Dio non condanna il mondo, Dio lo ama, Dio è misericordia, Dio non punta il dito contro gli altri e non si scaglia contro i mali della terra. Dio offre se stesso, offre il Figlio perché il mondo sia salvato.
Molte volte noi siamo portati a lamentarci dei mali del mondo, a condannare il mondo, a scomunicarlo. C'è un nuovo atteggiamento da assumere: come discepoli di Gesù, il quale è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto e come figli del Padre celeste, che ha solo misericordia, compassione, che offre, solo e sempre, salvezza. C'è un fatto che Gesù denuncia: "la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie". Ci sono tante opere malvagie, cioè il male che le persone fanno, che organizzano per i propri interessi, per scopi puramente e terribilmente mondani, basta pensare ai grandi poteri dell'economia, della politica, della comunicazione, grandi colossi del nostro tempo. E' chiaro che quando si cerca e si portano avanti opere malvagie e non si opera a vantaggio di tutti, si finisce per non accettare la luce, non la si vuole, la si impedisce, si vuole spegnerla, la si infanga.
Come Gesù è la luce venuta nel mondo, sulla terra sembra ci sono tante persone di luce, di amore, di dono. E' quasi un mistero che il male si accanisca contro la luce, contro le persone di luce. In questi giorni abbiamo gioito tanto, ad esempio, per il grande viaggio del Papa per portare conforto e forza, la forza di Dio, ai tanti cristiani perseguitati dell'Iraq e a tutti gli uomini di buona volontà di quella terra. Eppure varie cose vengono dette di male, di incomprensioni, di calunnia contro il Papa. Noi dovremmo ben sapere che tutto questo è organizzato dai grandi poteri che portano avanti il male, che corrompono, che cambiano le teste, che influiscono anche su tanti cristiani, i quali vengono condizionati e travolti. Ci possiamo chiedere: perché seminare nell'umanità e nella Chiesa divisioni e cattiverie? Perché lasciarsi turbare? Il Signore ci aiuti ad essere persone di luce, che accolgono la luce, che è Cristo, che cercano la verità, come Nicodemo, che vogliono costruire, con tutti i profeti di pace e di amore, come il Papa e come tanti altri, un mondo salvato, un mondo secondo il progetto di Dio. Perché "Dio ha tanto amato il mondo da mandare il suo Figlio... Dio ha tanto amato me, ha amato "tanto" a te.