Omelia (30-03-2021) |
don Marco Scandelli |
#2minutiDiVangelo Martedì Santo - Giorno del tradimentdo: che non significa "peccare" Commento al Vangelo del Martedì della Settimana Santa - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo ---- Gv 12 31-33.36-38 ---- Come avete sentito, il sentimento prevalente nel cuore di Gesù è quello del turbamento. Egli era profondamente turbato. Ciò che lo fa sta male è la coscienza del tradimento. Nel Vangelo egli dice: "uno di voi mi tradirà", ma la storia ci narra che in 11 l'hanno rinnegato. Solo il giovane Giovanni è rimasto accanto a Lui e alla madre sino alla fine. Ma allora perché Gesù dice che "uno di voi mi tradirà"? Perché evidentemente il tradimento di cui sta parlando Gesù non è il peccato o il rinnegamento, come noi potremmo pensare. Tutti peccano, tutti siamo peccatori, ma peccare non significa tradire. Per tradire si deve fare qualcosa che è molto più che peccare. Anzi. Il tradimento prima ancora che una azione è uno stato dell'anima. Ecco perché Gesù è turbato: non perché sapeva che tutti avrebbero peccato contro di lui - il peccato non è qualcosa che possa turbare il cuore di Dio - ma perché sapeva che in Giuda vi era ben più del peccato. Gesù parla al futuro e infatti è soltanto dopo l'aver ricevuto il boccone di pane che "Satana" entra in Giuda.
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