Omelia (31-03-2021)
don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo Mercoledì Santo - Giorno delle tenebre: come essere "teneri" con Gesù?

Commento al Vangelo del Mercoledì della Settimana Santa - a cura di don Marco Scandelli

#2minutiDiVangelo

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Mt 26 14-25
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Giuda andò a vendere il suo amico Gesù. Vi andò non perché fosse suo nemico, anzi. Vi andò perché desiderava spingere il Signore a fare la guerra. Gesù tardava a chiamare l'esercito celeste, Gesù non stava più nemmeno arruolando il suo personale esercito di uomini. Si era fermato a 12... i capi unità. Ma la folla era al punto giusto. Bastava che Gesù durante la festa alzasse un guanto di sfida contro i romani e sarebbe iniziata l'apocalisse. C'era solo un "ma": dalle prime avvisaglie sembrava che Gesù anche questa volta volesse lasciarsi scappare un'ottima possibilità. Giuda non ne poteva più. Era come se tutto fosse pronto ma il Comandante supremo tentennasse nel dare il via alla ferocia. Giuda pensò fra sé: "è necessario che qualcuno lo metta all'angolo, così da non avere più via di scampo se non la battaglia per la vittoria o la morte". E così Giuda peccò contro Gesù. Non perché gli fosse nemico. Anzi, proprio perché pensava di essergli amico e di dargli finalmente l'occasione per far scoppiare tutto. Lo vende per un nulla. Chi l'avrebbe mai pensato che invece che la guerra Gesù avrebbe scelto a mani basse la morte!? Chi l'avrebbe mai detto che invece che ribellarsi Gesù pensava di salvare il mondo con l'amore? Fu questo modo differente di pensare che provocò sconforto e tenebre in Giuda? Ogni speranza si dissolse. Giuda si ritrovò totalmente da solo, nel buio della notte perché aveva tentato di mettere in un angolo Gesù perché facesse ciò che Giuda riteneva giusto, ma Gesù non aveva ceduto di un passo.