Omelia (18-04-2021)
don Roberto Seregni
Di questo voi siete testimoni

Gesù non smette mai di stupirci! Davanti ai suoi discepoli increduli e smarriti mostra le mani e i piedi, invita a guardare e contemplare le ferite della Croce. Per convincere i discepoli avrebbe potuto fare un miracolo strabiliante o realizzare un segno inequivocabile della sua gloriosa potenza, ma il Risorto invita a guardare i segni della passione.
L'evangelista Luca sottolinea con forza l'inseparabilità della Croce e della Resurrezione, perché proprio in questo legame si svela il cuore dell'annuncio della Pasqua. La "buona notizia", infatti, non è semplicemente che un morto è ritornato in vita, ma che il Figlio di Dio, che sulla Croce ha donato tutta la sua vita per amore, ha sconfitto la morte. La vita che risorge è la vita donata per amore.
Ma, accanto alla passione e alla resurrezione, il Vangelo introduce un terzo elemento fondamentale: la missione. Il Risorto, aprendo le menti dei discepoli all'intelligenza delle scritture dice: "Il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati". La missione è parte integrante dell'evento della salvezza e della natura stessa della Chiesa nascente. Senza l'annuncio universale della conversione e del perdono dei peccati, la morte e resurrezione di Gesù rimarrebbero incompleti.

don Roberto Seregni