Commento su Dt 4,32-34.39-40; Sal 32; Rm 8,14-17; Mt 28,16-20
La dottrina della Santissima Trinità appare solamente nel Nuovo Testamento come un dogma di fede, fin dalle origini della Chiesa, vale a dire dal giorno di pentecoste, allorché si è rivelato il Consolatore come fiammelle che vanno a posarsi sopra gli apostoli radunati nel cenacolo. La rivelazione del Dio trinitario era impossibile ai credenti nel Dio unico dell'Antico Testamento, a causa del monoteismo rigoroso del popolo eletto. Israele ha creduto e crede in un Dio che dialoga col creato, col popolo della sua alleanza, è presente e lo accompagna in tutte le circostanze che il popolo vive: va in esilio con lui. Ma è solo nel vangelo che noi apprendiamo, tramite Gesù di Nazaret, che Dio è uno e trino, quando, prima dell'Ascensione, invia i suoi discepoli a battezzare le genti " nel nome del Padre, Del Figlio e Dello Spirito Santo".
La caratteristica, unica e particolare, del battesimo cristiano è quella proclamata da Giovanni Battista allorché dice, quando Gesù di Nazaret viene a farsi battezzare da lui, " dopo di me viene uno che...vi battezzerà in Spirito Santo". La chiesa primitiva ha capito quasi da subito che la vita e l'opera di Gesù Cristo sono l'opera e la vita del Padre nello Spirito. Oggi noi cristiani continuiamo a radunarci e a formare Chiesa, nata dalla Trinità, la quale insegna agli uomini che sono figli di Dio, anche se per adozione, e a comportarsi come tali. La rivelazione di Dio trinità era possibile nell'Antico Testamento ma non era impossibile parlare, rivelare e prendere coscienza della storia della salvezza. Ciò accade nel quarto capitolo del Deuteronomio. In esso Mosè, parlando al popolo, afferma che Dio, il quale ama il popolo che si è scelto, si è posto alla guida di Israele per condurlo dall'Egitto alla terra promessa ai patriarchi. Dio è unico e il suo amore è eterno. Pertanto la sua parola vale sempre e attende la risposta di adesione dall'uomo che ha scelto:
"Osserva dunque le sue leggi...perché tu e i tuoi figli nel paese nel paese che il Signore ti dà per sempre". Date queste premesse all'uomo non resta che lodare, credere che Dio interviene sempre in nostro favore e il suo sguardo di noi è una difesa più sicura del nostro agire. Dio guida i suoi figli adottivi tramite lo Spirito e noi, da questo ispirati, lo chiamiamo Padre come Gesù ci ha insegnato. Ne consegue che siamo coeredi dell'Unigenito che ci ha redento.
In genesi 1, 27 ho trovato scritto che: " Dio creò l'uomo a sua immagine; lascio e femmina". Ciò significa, a mio parere, che Dio Trinità è una famiglia e che a questa la famiglia umana è immagine. Ne consegue che la famiglia cristiana, mi si lascia passare l'audacia, ha la sua immagine nella famiglia di Dio: Padre,Figlio e Spirito Santo a cui corrisponde la famiglia umana: padre, madre e figlio/i quale espressione del''amore dei genitori. Questa immagine è stata deturpata dopo che i nostri i progenitori mangiarono " dell'albero della conoscenza del bene e del male... (altrimenti) se ne mangerai dovrai morire". Dio giustizia lascia liberi i presuntuosi, che percorrano le loro strade.
San Giovanni, definendo Dio amore, ci fa capire che Dio è anche umile, talmente umile da assumere la nostra natura umana in tutto fuorché nel peccato e diventare ubbidiente fino alla morte di croce. Per amare anche da uomini ci vuole molta umiltà. Il mistero dell'uomo Gesù, che il popolo di Israele non è stato in grado di riconoscere, ora appartiene a tutte le nazioni. Egli ha affidato ai discepoli il compito di rendergli testimonianza e, ai cristiani la sorpresa di sperimentarne la la presenza nei fratelli fino alla fine del mondo.
Revisione di vita
- Siamo convinti che la famiglia umana, immagine di Dio, è formata da padre madre e figlio/i? e che tutti i tentativi fatti per cambiarla, alla fine non prevarranno.
Umiltà e obbedienza sono la caratteristica della seconda Persona della SS. Trinità. Perché noi le rifiutiamo in nome di una dignità non ben definito?
Spesso si parla di orgoglio cristiano o santo orgoglio. Davvero può esistere ischi crede che Dio è relazione?
Marinella ed Efisio Murgia di Cagliari