Omelia (30-05-2021) |
don Roberto Rossi |
Trinità d'amore per la vera vita degli uomini Possiamo chiederci: "Chi è Dio? Com'è Dio?" Quel Dio che il cuore dell'uomo cerca continuamente, anche se nel nostro tempo forse molti rimangono chiusi nelle proprie esperienze umane, terrene, ingolfati nel consumismo, succubi e adagiati in una indifferenza religiosa che è una vera povertà esistenziale. Su questo potremo tornare in altre occasioni. Chi è Dio? Dio nessuno l'ha mai visto, Gesù ce lo ha rivelato, ce lo ha fatto conoscere... Dio è un fuoco di amore, è una unità d'amore, è l'unità di tre Persone che vivono solo d'amore in maniera unica, totale. Dio è il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo: la gloriosa Trinità. Gesù ci ha rivelato che Dio è il Padre; spesso ha parlato del Padre, tante volte si è rivolto al Padre. Gesù ci ha parlato molte volte dello Spirito Santo, ce l'ha promesso, ce lo ha inviato dal Padre... Dio è amore in sé. Dio è amore per tutte le creature, per tutti i suoi figli. Possiamo allora metterci in contemplazione della Trinità santa, in adorazione, con il nostro povero amore, davanti a questo amore infinito. C'è un santo, S. Sergio di Russia, vissuto nel 1300, grande mistico, che è innamorato di questa contemplazione della Trinità. Rileggo alcune espressioni del suo cantico: "Dio il Padre, Dio il Figlio, Dio lo Spirito Santo! Immenso il Padre, immenso il Figlio, immenso lo Spirito Santo! Uno il padre, uno il Figlio, uno lo Spirito Santo! Lo Spirito Santo penetra tutto e riempi di sé tutte le cose e tutto in luce trasforma. E tu cristiano, illuminato dallo Spirito, battezzato dal fuoco, chiunque tu sia: vergine, sposo, monaco, sacerdote, fedele... Tu sei trono di Dio, sei la dimora, sei lo strumento, sei la luce della Trinità! Tu sei Dio! Dio nel Padre, Dio nel Figlio, Dio nello Spirito Santo: sei Dio, Dio, Dio!" La verità di Dio Trinità non è un mistero lontano da noi, astratto, solo spirituale. Un grande teologo ha approfondito "la Trinità come storia". Già all'inizio della Bibbia ci sono le parole del Signore che dice: "Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza". Il progetto di Dio è l'unità delle persone, è amore, luce, forza,... La verità di Dio è la verità della vita di ciascuno e dell'intera umanità. Come siamo immagine somiglianza di Dio? L'unità in me stesso, tante volte disperso e teso, è riflesso e grazia della Trinità. L'unità della famiglia, l'unità della comunità cristiana, della Chiesa è riflesso e grazia della Trinità. L'unità nel mondo, dell'umanità, è il progetto di Dio. E siamo chiamati a costruire la vita del mondo in questo passaggio dal peccato alla grazia, dalla divisione all'unità, dalla guerra alla pace, dalla violenza all'amore: tutto riflesso e grazia della Trinità. Siamo chiamati a vivere la fraternità, l'amore gli uni verso gli altri, siamo chiamati a costruire la pace. Stiamo concludendo il mese di maggio: la devozione, la preghiera, l'amore a Maria Santissima ci può e ci deve aiutare a servire il progetto di Dio nel mondo, a costruirlo nel nostro tempo. Accogliamo ancora una volta le parole profonde di Papa Francesco a conclusione del grande documento "la gioia del Vangelo" (Evangelii gaudium): "Ogni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dell'affetto. In lei vediamo che l'umiltà e la tenerezza non sono virtù dei deboli ma dei forti, che non hanno bisogno di maltrattare gli altri per sentirsi importanti. Guardando a lei scopriamo che colei che lodava Dio perché «ha rovesciato i potenti dai troni» e «ha rimandato i ricchi a mani vuote» è la stessa che assicura calore domestico alla nostra ricerca di giustizia. Maria sa riconoscere le orme dello Spirito di Dio nei grandi avvenimenti ed anche in quelli che sembrano impercettibili. È contemplativa del mistero di Dio nel mondo, nella storia e nella vita quotidiana di ciascuno e di tutti. È la donna orante e lavoratrice a Nazaret, ed è anche nostra Signora della premura, colei che parte dal suo villaggio per aiutare gli altri «senza indugio». Questa dinamica di giustizia e di tenerezza, di contemplazione e di cammino verso gli altri, è ciò che fa di lei un modello ecclesiale per l'evangelizzazione. Le chiediamo che con la sua preghiera materna ci aiuti affinché la Chiesa diventi una casa per molti, una madre per tutti i popoli e renda possibile la nascita di un mondo nuovo". |