Omelia (19-10-2005) |
Monaci Benedettini Silvestrini |
Siate pronti! Prima di addormentarci nel sonno della morte, rischiamo di cadere nel torpore della vita; ciò ci accade quando ci lasciamo coinvolgere dagli eventi, sedurre dal tempo e acquietare dalle cose che circondano, incapaci di guardare oltre per aver perso lo scopo ultimo della nostra vita. Diventiamo come viandanti che hanno smarrito la strada il cui incedere diventa vago e immotivato. «Siate pronti» ci risuono perciò come una sveglia dal torpore e dall'immobilismo, ci ricorda di essere dei viandanti che continuamente debbono cercare la strada e fare il giusto rifornimento per non restare privi di indispensabili energie. Solo così la vita acquista il suo vero significato: siamo in marcia verso una meta, sempre desti e pronti, camminiamo insieme, abbiamo la certezza che Qualcuno ci precede e ci indica la via. L'attesa e la fatica non sono vane perché il Signore ci attende per farci sedere al banchetto del cielo insieme ai suoi santi. Ci percorre il pensiero di tante giovani vite, prive di meta e di ideali, che soffocate dal nulla e dalla nausea, ricorrono ai falsi dei, fino a procurarsi la morte, prima dell'anima e del corpo. Forse non si è giunti a tempo a destarli dal torpore e innamorarli della vita! |