Omelia (17-10-2005) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno "Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sarà? Così è di chi accumula tesori per sé, e non arricchisce davanti a Dio." Come vivere questa Parola? Due fratelli si rivolgono a Gesù per una questione di eredità. Ma il Signore si tira fuori da questa bega, prende il largo. Nella sua missione non c'è posto per la preoccupazione "dell'avere." Anzi, ne è talmente estraneo e distante, da ritenere necessario educare l'uomo ad essere libero da ogni smania di avido accumulo. Per questo narra la parabola del ricco sedotto dal progetto di ristrutturare i suoi granai per potervi ammassare ricchezze sempre in aumento. Notate: quest'uomo ostenta il possesso di una grande quantità di beni. Di una cosa tuttavia è carente: non ha la consapevolezza d'essere creatura e dunque di dover morire. Spesso è così anche per noi. Sì, perché a pensare alla morte in generale, come qualcosa che vediamo arrivare, magari repentina, sulla pelle degli altri, si fa in fretta. Ma che possa capitare proprio a me, e quando non me l'aspetto, è una verità tutt'altro che lampante e soprattutto è una verità poco gradita. Eppure vive davvero, in pienezza, solo chi non rimane irretito dalla stoltezza che è dimenticanza della morte. Vive in pienezza colui che fiuta il pericolo di lasciarsi talmente immischiare nel possesso delle cose da esserne posseduto. Lo fiuta e se ne allontana, mentre cerca ciò che arricchisce davanti a Dio, ciò che in questa vita dà pace e nel "dopo" – gioia di chi crede! – dischiude orizzonti di eternità. Oggi, nella mia pausa contemplativa, richiamerò al cuore e alla mente il pensiero della mia morte, senza paura. Anzi, chiederò in preghiera la consapevolezza che il morire non è correre verso il nulla, ma incontrare Dio, finalmente senza veli. Signore, donami lucidità e gioia nella certezza che il morire in Te è vivere in eterno. La voce del santo Curato d'Ars "Bisogna pur vivere" diceva qualcuno al Santo curato d'Ars. E lui: "Sì, ma bisognerà pur morire un giorno". |