Omelia (21-10-2005) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Diceva ancora alle folle: "Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo?" Come vivere questa Parola? Come mai, voi che decodificate così bene le manifestazioni della natura – chiede Gesù alla folla – non sapete giudicare questo 'tempo' di salvezza con l'assenso della fede? In greco, i verbi giudicare, decidere e scegliere hanno la stessa radice, rivelandosi come tre diverse sfumature di un unico atteggiamento maturato con consapevolezza. Soppesare infatti la Parola del vangelo significa non solo coglierne il senso e riconoscerne il valore, ma decidersi per Cristo e fare delle scelte rispondenti, in autenticità e prontezza. In una parola, come ci esorta oggi l'apostolo Paolo, comportarsi in maniera degna della vocazione ricevuta. Comprendiamo bene, dunque, come il prendere coscienza della propria vocazione implichi uno sguardo profondo limpido e libero sui segni che Dio ci pone dinanzi, visitandoli e accogliendoli nella fede, al di là di ogni pregiudiziale personalismo che tende a gestirsi in proprio nella miopia di se stesso. Oggi, nella mio rientro al cuore, chiederò al Signore di trovare nella preghiera, più che nello sforzo cerebrale, la chiave giusta per comprendere il senso dei miei giorni, illuminato dalla Parola che mi aiuta a ben giudicare, decidere e scegliere. Signore, in tempo in cui anche la fede è soggetta a privatizzazione, concedimi luce ed equilibrio perché sappia discernere ciò che piace a Te, in assoluta libertà, oltre gli astratti slogan massificanti che il mondo mi propina. La voce del Priore di Bose Si dovrebbe sempre onorare la religione degli altri. Così facendo si aiuta la propria religione a crescere e si fa un servizio a quella degli altri. Enzo Bianchi |