Omelia (15-08-2021) |
mons. Roberto Brunelli |
Come una madre aspetta i figli "Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente": così tra l'altro ha detto Maria, quando si recò in visita alla parente Elisabetta, la quale era in attesa di un figlio, il futuro Giovanni Battista. Lo si legge nel vangelo di oggi (Luca 1,39-56) che comprende il celebre cantico di Maria, conosciuto come il Magnificat: dopo l'annuncio dell'angelo Gabriele, "Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città della Giudea. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: 'Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto'. "Allora Maria disse: 'L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre". Oggi si celebra una di queste "grandi cose": il fatto che l'Onnipotente ha preservato dalla corruzione del sepolcro colei che aveva scelto (ecco un'altra delle "grandi cose") come la Madre del suo Figlio. In altre parole, la solennità odierna è un riconoscimento della grandezza di Maria. Ma richiama anche altri aspetti della fede, tra cui l'importanza che la fede attribuisce al corpo umano, che se dopo la morte si corrompe non è per sempre: Maria assunta in cielo ha anticipato quanto, alla fine dei tempi, Dio ha voluto accada a ogni uomo, ricomposto nella sua integrità di anima e corpo (come, non lo sappiamo; ma nulla è impossibile al Creatore!). Altri aspetti della festa odierna sono stati richiamati dal Papa Francesco nell'Angelus del 15 agosto 2019, con queste parole: "Maria è assunta in cielo: piccola e umile, riceve per prima la gloria più alta. Lei, che è una creatura umana, una di noi, raggiunge l'eternità in anima e corpo. E lì ci aspetta, come una madre aspetta che i figli tornino a casa. Infatti il popolo di Dio la invoca come 'porta del cielo'. Noi siamo in cammino, pellegrini verso la casa di lassù. Oggi guardiamo a Maria e vediamo il traguardo. Vediamo che una creatura è stata assunta alla gloria di Gesù Cristo risorto, e quella creatura non poteva essere che lei, la Madre del Redentore, e questo ci dà conforto e speranza nel nostro pellegrinaggio quaggiù. La festa dell'Assunzione di Maria è un richiamo per tutti noi, specialmente per quanti sono afflitti da dubbi e tristezze, e vivono con lo sguardo rivolto in basso, non riescono ad alzare lo sguardo. Guardiamo in alto, il cielo è aperto; non incute timore, non è più distante, perché sulla soglia del cielo c'è una madre che ci attende ed è nostra madre. Ci ama, ci sorride e ci soccorre con premura. Come ogni madre vuole il meglio per i suoi figli e ci dice: 'Voi siete preziosi agli occhi di Dio; non siete fatti per i piccoli appagamenti del mondo, ma per le grandi gioie del cielo' ". |