Omelia (15-08-2021) |
padre Paul Devreux |
Commento su Luca 11,27-28 Ecco il dogma: "Definiamo essere dogma rivelato da Dio che l'Immacolata, Madre di Dio sempre Vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo". Questa festa è anche la nostra festa, perché è una conferma della promessa di risurrezione che Gesù ci ha fatto. Prima la chiesa ha definito Maria Immacolata, cioè libera dal peccato, libera di fidarsi ciecamente del Signore, affinché possa essere anche libera di dire di "si" alla proposta che il Signore le fa di diventare madre di Gesù. Finita questa sua vita, la chiesa dichiara che viene assunta alla gloria di Dio in anima e corpo. Gesù è asceso al cielo, di sua iniziativa, quando a ritenuto opportuno farlo, ma già la sua risurrezione è un segno che ci può essere una speranza di vita dopo la morte. Infatti si dice che Gesù è la primizia, il primo di molti ad essere risorto, per ascendere al cielo. Ma il cielo dov'è? Più che un luogo è una nuova condizione, della quale sappiamo una cosa sola: consente di vedere Dio e di stare al suo cospetto, come Gesù che va a sedere alla destra del Padre. Per questo il dogma non dice che Maria viene assunta in cielo, ma alla gloria celeste. Ora Maria può vedere Dio, e può essere presente vicino a tutti noi, anche se siamo tanti e dispersi. E' una condizione che facciamo fatica ad immaginare, ma grazie alla quale molti la sentono vicina e attenta quando la pregano. Dire che viene assunta in anima e corpo è un modo di dire che è sempre lei, come anche noi saremo sempre noi, quando il Signore ci chiamerà a se. Per questo ho detto all'inizio che è festa anche per noi; perché se Gesù è il primo risorto dai morti, Maria è la conferma che non è il primo e l'ultimo, ma che anche noi siamo chiamati a vivere in eterno con Dio, e ad intercedere per i nostri cari. Se Dio esiste e ci ama, il nostro futuro è con lui. Maria, prega per noi, affinché possiamo prepararci bene a questo futuro, cercando di viverlo un po' già oggi. Buona festa. |