Omelia (01-11-2001)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Beati i poveri perché di essi è il Regno dei cieli

Come vivere questa Parola?
In questa festa di famiglia, i festeggiati sono i nostri fratelli e sorelle già arrivati "a CASA", la casa del cielo. Essi ci sono vicini, ci vogliono bene, ci aiutano soprattutto a entrare in quel "MANIFESTO" della vita cristiana che sono le Beatitudini. E' un proclama di gioia perché per ben otto volte ritorna il termine "BEATI" che appunto significa "contenti", pieni di gioia. Ma attenzione: La gioia è promessa su strade diametralmente opposte a quelle su cui la cercano quanti hanno un cuore mondanizzato. Solo un cuore che entra nella dinamica della conversione permanente capisce questa qualità di vita e di gioia che è di fatto un'altra antropologia, però estremamente urgente. Sì, è da assumere subito, senza rimandi, se vogliamo salvare il pianeta!
Circa la prima beatitudine, oggi, circondata dall'invisibile ma affettuosa compagnia dei Santi, mi faccio aiutare da loro a capire. Sì, anch'io sono chiamato/a alla povertà in spirito che non è disprezzo dei beni di quaggiù ma il non volerli possedere, la libertà da ogni cupidigia. Li gestisco, quindi, come qualcosa che mi è dato in amministrazione da Dio-Amore? Lascio spazio a questo suo regnare che già qui e ora è la gioia del sapermi amato, sorretto, difeso, fatto crescere dal Suo essere tenerezza infinita, il Bene, la Ricchezza per eccellenza? Oppure sono dentro i miei turbamenti a causa di ciò che ho e temo di perdere, di ciò che non ho e vorrei avere?

Verbalizzerò: "Sei tu, Signore, l'unico mio bene, il solo necessario!"

La voce di un saggio indiano
Tutto ciò che accumuliamo per noi stessi ci separa dagli altri. Il nostro avido possesso è il nostro limite e la nostra tristezza.
Rabindranath Tagore