Omelia (12-09-2021) |
fr. Massimo Rossi |
Commento su Marco 8,27-35 Che cosa succede, quando si passa da una fede teorica a una fede vissuta? ....quello che è successo a Pietro e agli Undici, quando, dopo aver risposto come da manuale, alla domanda su chi fosse Gesù - "Tu sei il Cristo" -, il Signore rivelò loro il destino del Cristo... A quel punto... scandalo generale! Addirittura, Pietro afferra il Maestro per un braccio, lo porta in disparte e lo rimprovera... Ma Lui, il Maestro, reagisce ancor più duramente, nel modo che sappiamo. Lo chiama addirittura satana, l'avversario per eccellenza di Dio, colui che spinge gli uomini a commettere il male, personificazione stessa del male, che impedisce l'azione salvifica del Cristo... Questo è il rischio che corrono tutti quelli che professano una fede fatta solo di concetti, ma non si curano di approfondirne il significato, valutando tutte le ricadute sulla vita di Dio e sulla propria esistenza. Ed ecco che, non appena si va in crisi e il successo si volge a rovina, il castello di carte che chiamavano fede, si rivela per quello che è, e, miseramente, crolla. Non solo, ma costoro possono addirittura rendersi responsabili delle sciagure altrui,...proprio come il diavolo. Le definizioni dogmatiche hanno questo punto debole: possono illudere che basti conoscerle per essere salvati... E invece, di fronte alle sciagure della vita, che inevitabilmente ci assalgono a motivo della nostra fragilità, tocchiamo con mano che le definizioni, i concetti su Dio, così precisi, perfetti, sintetici, mandati a memoria e mai più dimenticati, non servono a niente; se non avremo avuto il coraggio di guardare dietro le definizioni e soprattutto "incarnarle" nella nostra umanità... La sentenza che chiude il Vangelo di oggi è sconcertante: "Chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà.": salvare (la vita) da che cosa? dal Vangelo? assolutamente no!!...sebbene... Certe pagine sono a dir poco imbarazzanti, per non dire scandalose: "(...) Ma io vi dico: non opponetevi al malvagio!"(cfr. Mt 5,38-42). "Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli." (cfr. Mt 5,11). E di questa forza, ci sono tante altre parole di Gesù che mettono a dura prova la nostra fede. Finché si leggono la domenica in Chiesa, va ancora bene. La faccenda si complica un po' quando il prete prova a spiegarle, coniugandole ai giorni nostri... Ma quando succede di essere aggrediti ingiustamente, di essere discriminati per i motivi più diversi, quando siamo vittima di abusi, quando la disonestà altrui vince sulla nostra integrità morale,... macché Vangelo e Vangelo! la vita va difesa, l'ingiustizia combattuta, la violenza contrastata, il crimine perseguito, il reato punito,... Ok per il divieto di farsi giustizia da soli, siamo in una società evoluta, i poteri dello Stato sono una garanzia di libertà per tutti e per ciascuno,... Oddio, a giudicare dalla lentezza della giustizia (italiana), qualche riserva sugli strumenti costituzionali che salvaguardano i diritti inviolabili delle persone, (qualche riserva) la nutriamo; e la tentazione di reagire c'è; o in alternativa - a mali estremi, estremi rimedi! - rispondere alla disonestà con altra disonestà... In fin dei conti ne va della nostra immagine agli occhi del mondo! La nostra è la civiltà dell'immagine. Nostro malgrado, ciò che appare influisce in misura determinante sulla sostanza della persona. E poi, chi ce lo fa fare a sposare un progetto di vita, dato per perdente prima ancora di cominciare? Diciamocelo, la religione è una cosa da donnicciuole - con tutto il rispetto! -, la religione serve per legittimare l'ignavia dei deboli, chi non ha il coraggio di alzare la voce e lottare... Lo ha detto Gesù, no? Chi ti dà un ceffone sulla guancia destra, porgi anche la sinistra!... Ama i tuoi nemici, prega per chi ti ha fatto soffrire!... Perdona tutti e sempre!... Beh, a tutto c'è un limite!! Sarà anche un modello di virtù, di mansuetudine, di autocontrollo... mi riferisco a Gesù Nazareno. Non per nulla si chiama Cristo, il Santo di Dio. Ma "questa Parola è dura, chi può intenderla?" (Gv 6,60); appunto, il Signore lo dice chiaro: prima di decidere da che parte stiamo, se con Lui, o con altri, dobbiamo conoscere quali sono le condizioni per seguirlo. E il Figlio del falegname lo rivela in anticipo ai Dodici, e ora anche a noi, affinché il nostro consenso sia informato, e nessuno debba accampare scuse, del tipo: "Oh, ma io non lo sapevo!"... In materia di vita di fede, non ci sono vie di mezzo, o mezze misure! Lo scrive anche l'Apocalisse, al capitolo 3: "Così parla l'Amen, il Testimone fedele e verace, il Principio della creazione di Dio: conosco le tue opere, Chiesa di Laodicea: tu non sei né freddo, né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo - ripete per la terza volta! - sto per vomitarti dalla mia bocca." Credete ancora che il cristianesimo sia per le donnicciuole, per i meschini, per gli ignavi, per i pusillanimi, per i perdenti? Io credo proprio di no. |